Al confine … c’è un “farsi spazio”, una luce che brilla, che si apre dentro la forma delle cose, come di un semplice vaso. E’ un’imminenza silenziosa, suggerita, che traspare; come un’altra forma del vaso, oltre la forma visibile del vaso; è un’immanenza materiale, eppure data così … in modo “in-formale”. Non so se il taglio nella tela di Fontana dica questo, o anche questo. Ma sento che l’immagine mi è vicina. Oltre il quadro, la cornice e l’oggetto dis-posto allo sguardo. Sento che c’è “più spazio” e vorrei farmi intimo, alle cose, con un taglio.