Il rinnovamento radicale, la performing art

Stellario Di Blasi

La Biennale di Venezia /
49. Festival Internazionale del Teatro (2 > 11 luglio) /
Stellario Di Blasi e il collettivo -ness (Rooy Charlie Lana e Giulia Zulian)
vincitori del bando performance site specific di Biennale College /
le performance saranno presentate al 49. Festival

 

Sono Stellario Di Blasi e il collettivo -ness, composto da Rooy Charlie Lana e Giulia Zulian, i vincitori della prima edizione di Biennale College dedicato alla performance site specific.

Scelti fra le oltre 100 domande pervenute da 18 Paesi del mondo, i vincitori parteciperanno alla fase di realizzazione dei loro progetti performativi inediti – AB IMIS presentato da Stellario Di Blasi e On a solitary Beach da Rooy Charlie Lana e Giulia Zulian – sotto la guida dei Direttori del settore Teatro Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte). Le due performance site specific, pensate e realizzate per gli spazi aperti di Venezia, verranno infine presentate nell’ambito del 49. Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia dal 6 al 9 luglio.

Con un percorso nelle arti visivo-performative e nella danza contemporanea, sia come interprete che come coreografo, Stellario Di Blasi ha presentato un frammento di studio sul progetto AB IMIS.

MOTIVAZIONE

“In una distesa modulare che vive degli echi dell’arte di Pino Pascali – richiamandone i perimetri della relazione tra natura e produzione industriale – Stellario Di Blasi indaga attraverso il corpo parlante del perforare.  Mediante il recupero di una dignità morale e di nuove coordinate di ascolto, Di Blasi costruisce un itinerario nel quale i linguaggi della poesia e del corpo agito edificano un’ indagine che, frantumando gli steccati tra le differenti discipline artistiche, restituisce un nuovo turbine teatrale che pur traendo frutto dalle orme performative di questo secolo getta un nuovo ponte, fiammeggiante di contenuti, verso possibilità di esplorazione più ampie di significato.
AB IMIS, dunque e letteralmente, non riguarda soltanto un’analisi del momento sociale contingente, ma quell’esperimento linguistico espressivo su un alfabeto da rifondare che Stellario Di Blasi – senza nulla dare per scontato – sembra perseguire senza timori”.

Il collettivo -ness, ovvero Rooy Charlie Lana e Giulia Zulian, fondato a Venezia nel 2019, vede premiato il progetto On a solitary Beach, personalissima indagine dei nuovi linguaggi nel campo delle arti visivo-performative.

Giulia Zulian e Charlie Lana

MOTIVAZIONE

On a solitary Beach  è una performance espansa estemporanea. Attraversando come turisti, a piedi o in gondola, un museo/scena site-specific come Venezia, agendo in tutti quei luoghi della cultura che per un anno e mezzo ci sono stati negati, i Transghost Rooy Charlie Lana e Giulia Zulian – utilizzando come codice estetico lo zentai (la tuta aderente integrale che nasconde completamente i tratti fisionomici distintivi del corpo, ricoperto con accessori appartenenti alla pratiche BDSM) per spingere ai limiti la percezione, stabilire nuove grammature di sensibilità, riposizionare di continuo in modi sorprendenti il focus nell’organizzazione dello sguardo degli altri spettatori- visitatori della città – lasciano impronte, depositano tracce lanciando un silenzioso poetico grido d’allarme contro la discriminazione e potenziando invece, rispetto a un sistema normativo, i molteplici poteri delle derive che emettono da sempre una fluorescenza che non accennerà mai a spegnersi. Ci invitano inoltre a non opporci e farci placidi collaboratori della creazione, portandoci a riflettere sull’identità in attraversamento, sul passaggio visibile e/o invisibile da uno stato del corpo a un altro, su cosa significhi l’essere e/o il non essere contemporaneamente a sé stessi con differenti orizzonti simbolici”. Continua a leggere

A “Notti d’autore” Virgilio Sieni

Giovedì 9 maggio 2013  a “Notti d’autore” su Rai Radio 1 alle 0:30 Luigia Sorrentino incontra Virgilio Sieni, coreografo e danzatore, uno dei più apprezzati della danza contemporanea europea.
E’ nato a Firenze, dove ha iniziato la sua formazione alla danza classica  per poi approfondire la sua preparazione artistica ad Amsterdam, New York e Tokyo. Il suo percorso comprende anche lo studio di arti visive, architettura e arti marziali. Famoso a livello internazionale, è uno dei pochi danzatori capaci di aprire attraverso il movimento del corpo una riflessione che mette al centro di tutto proprio il corpo dell’uomo. La corporeità è da lui intesa come un cammino verso l’umano alla scoperta della funzione di “abitante del mondo”. E proprio con la danza Virgilio Sieni si fa portatore di quello che potremmo definire un Nuovo Umanesimo.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A VIRGILIO SIENI di Luigia Sorrentino


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