Incroci e gambe sulla velatura
dai chiodi di garofano isolata
saggia di pigmento, di misura
s’inarca già raggomitolata.
Si coagula da una sepoltura,
la parola, tra i silenzi, beata
destata da una serica apertura
piegata dalle sillabe, respirata.
Solo un frammento sa lasciare
dei ricordi, pezzi dissonanti
adagiandosi in un breve brillare.
Mentre i battiti prolungano il mutare
da un fiume, ancora abbaglianti
verso il più deserto mare.
Da Faglie, Punto a capo editrice, 2017 Continua a leggere