InVerse Poetry Festival, “Creatures/Creature”

InVerse Poetry Festival, alla John Cabot University, in collaborazione con i Department of History and Humanities, English Language and Literature, e Modern Languages and Literature, ospita una performance esclusiva dello Wow Poetry Slam, il primo torneo internazionale di Slam poetry in Italia.

Creatures/Creature, a Bilingual Balancing Act” vedrà protagonisti Tania Haberland e Dome Bulfaro e avverrà il 14 di febbraio alle ore 7pm. nell’Aula Magna Regina del Guarini Campus, Via della Lungara 233, Roma.

La serata prosegue con una gara di slam poetry al Salotto di Monk in Via Giuseppe Mirri 35 alle ore 21. Si sfideranno i poeti Dimitri Ruggeri, Dopamina, Eugenia Giancaspro, Barbara Pinchi, Luciana Preden e Angelo Zabaglio.

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InVerse 2018, Italian Poets in Translation

Founded in 2005 by JCU professors Brunella Antomarini, Berenice Cocciolillo, and Rosa Filardi, the InVerse festival is now in its ninth edition. It is a chance to listen to some of the most interesting voices in contemporary Italian poetry, which is also read in English translation. On this occasion, we will also present the InVerse 2018 anthology, published by John Cabot University Press. Continua a leggere

L'Italia a pezzi

L'Italia a pezzi[1]Antologia di poeti in dialetto e altre lingue minoritarie tra Novecento e Duemila
“L’Italia a pezzi” è il primo risultato di una lunga ricerca iniziata nel 2008 dalla rivista Argo e proseguita per cinque anni con un folto gruppo di giovani critici, dalla quale è scaturita una mappatura della produzione poetica neodialettale e postdialettale dell’ultima fase del Novecento e dei primi anni del Duemila. L’antologia rappresenta un nuovo approdo e un punto di partenza per la poesia e per la letteratura contemporanea in Italia. Questo lavoro colma un vuoto creatosi negli ultimi quindici anni, durante i quali, dopo le approfondite esplorazioni compiute da Franco Brevini, si è registrata una quasi totale mancanza di accoglienza per le voci neodialettali da parte della grande editoria, a fronte di una produzione sempre più ricca e qualitativamente notevole. “L’Italia a pezzi” propone al lettore una campionatura di autori per i quali il ricorso alla scrittura dialettale non si configura come ripiegamento sul piccolo mondo antico, ma come un necessario incontro con la realtà/contemporaneità, che in molti poeti antologizzati produce scarti linguistici dalla norma. Continua a leggere