Testo per due voci e un solo personaggio
A.
… che passa da qui con rumore di pieghe,
il fantasma non dorme, ripete la parte,
e le intenzioni, le promesse fatte,
tracimano all’altezza dell’età adulta,
quando la cura delle tazze,
delle ciotole per il latte,
non è eterna, e il rosa non è più rosa.
Tutto ciò che passa da qui
ora è scia silenziosa,
ma muore ciò che muore
con un soffio, un colpo secco;
noi teniamo il passo,
con le spalle, il busto eretto,
abbiamo questo, nient’altro.
Nella chiesa di Santa Chiara
sono annotati uno ad uno,
una targa fa l’elenco dei caduti,
se leggi con attenzione,
tra i morti ci sono anch’io,
sono lì vergato ma vivo;
come un rigattiere apprezzo l’armadio cinese,
le mensole novecento,
oggetti come bivi,
addomesticati, ma vivi;
sente chi usa le parole
se si cala nelle strettoie,
come un filo di rame, un’animella,
sotto la sfera terrestre
bisogna ascoltare ciò che è vero,
forarlo dalla parte del vuoto,
soffiarvi dentro …
Vincenzo Frungillo, Testo per due voci e un solo personaggio