Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino
Oggi leggiamo Andrea Gibellini che scrive: “Nella poesia tutto è in trasformazione, fa parte della sua natura non essere mai ferma, costantemente in viaggio e in tenace elaborazione di tante esistenze vissute empaticamente. Tra lo sconosciuto e il definibile si estende il territorio della poesia: queste due zone magneticamente si attraggono puntellando una razionalità esecutiva e rinforzando una regione, la più evocativa, la più segreta, legata all’immaginazione.
La poesia è uno stato percettivo perfettamente agitato che trova un luogo, dopo anni, come un rimorso, come una colpa, di apparente stabilità nella circostanza poetica.
Continua a leggere