Parte da Firenze il progetto europeo Eclap (European Collected Library of Artistic Performance), la più grande biblioteca digitale delle arti dello spettacolo: una piattaforma digitale, tradotta in 21 lingue, che raccoglie un milione di file, tra cui 13.112 video, 844.044 immagini, 19.973 di file audio, 128.930 numero di pagine di documenti, video esclusivi, immagini e testi di artisti come Dario Fo, Franca Rame, Tadeusz Kantor, Jerzy Grotowski, Peter Brook, Eduardo De Filippo, Martha Graham, Eugenio Barba, Umberto Eco, Vittorio Gassman, Carmelo Bene e Walter Murch.Il progetto, che vede come capofila l’Universita’ di Firenze, è costato tre milioni e 400 mila euro (finanziamenti europei) dal 2010, per sviluppare la piattaforma in 3 anni. “Nel primo anno – ha spiegato il professor Paolo Nesi, ordinario del Dipartimento di Sistemi e Informatica della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze – abbiamo sviluppato il software, nel 2011 ci siamo impegnati sui contenuti e ora, nel 2012, per promuovere il sito e farlo funzionare in modo strutturato ci stiamo occupando della promozione”. Continua a leggere
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A Umberto Eco, la medaglia della pace
La città olandese di Nimega rende omaggio a Umberto Eco, conferendogli un importante riconoscimento internazionale, la Medaglia della Pace. Lo scrittore e filosofo Umberto Eco, che ha 80 anni, autore de ‘Il nome della rosa” – di cui è uscita con Bompiani l’edizione riveduta e corretta – viene quindi insignito della Medaglia della Pace oggi, 7 maggio 2012, durante una solenne cerimonia, con la seguente motivazione: “Il solo scrittore italiano moderno che ha influito notevolmente sulla letteratura europea”. Continua a leggere
Umberto Eco e Diego Marani, selezionati per il Foreign Price
Diego Marani (nella foto) è stato selezionato per “Nuova grammatica finlandese”, suo terzo romanzo edito da Bompiani, tradotto di recente in inglese da Judith Laudry e pubblicato dall’editore Dedalus. Il vincitore dell’Independent Foreign Fiction Prize riceverà un assegno di 10.000 sterline.
L’albo d’oro del premio britannico destinato alla narrativa straniera annovera tra i vincitori Orhan Pamuk, Milan Kundera, WG Sebald, José Saramago, Per Olev Enquist e l’anno scorso il peruviano Santiago Roncagliolo.
La giuria 2012 dell’Independent Foreign Fiction Prize e formata da Hephzibah Anderson, scrittrice e giornalista, Nick Barley, direttore dell’Edinburgh International Book Festival, Jon Cook, professore di letteratura e direttore del Centre for Creative and Performing Arts all’University of East Anglia, and Chair of Arts Council England, lo scrittore Xiaolu Guo e Boyd Tonkin, responsabile delle pagine culturali di “The Independent”. Selezionato, tra gli italiani, anche lo scrittore Umberto Eco. Continua a leggere
Antonio Spagnuolo, ‘Misure del timore’
Antonio Spagnuolo
a cura di Luigia Sorrentino
Ricevo questa recensione da Antonio Spagnuolo scritta da Sergio Spadaro, che riassume l’opera poetica dell’autore, interamente raccolta nel libro che ha per titolo: “Misure del timore” pubblicato nel 2011.
Non ho seguito negli anni lo sviluppo della poesia di Antonio Spagnuolo. Me ne rammarico. Sono stata a lungo ‘distante’ dalla città in cui l’autore vive, lontana da quella misura… e questo è tutto quanto ora posso dire…
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L’inconscio, il luogo della poesia
di Sergio Spadaro
Misure del timore del napoletano Antonio Spagnuolo (Kairòs Ed., Na, 2011) è un’antologia che raggruppa un venticinquennio di esercizio poetico (1985-2010). Il più antico volume selezionato è Candida, che ha la particolarità – rispetto ai restanti volumetti – di offrire “occasioni” liriche generate da un viaggio in Francia. L’ultima sezione, che è quella che dà il titolo all’antologia, comprende le liriche scritte nel corso del 2010, e che sono pertanto inedite. Continua a leggere
Umberto Eco, nuovo riconoscimento internazionale
Nuovo riconoscimento internazionale per lo scrittore e filosofo Umberto Eco, che da poco ha compiuto 80 anni. L’autore de ‘Il nome della rosa”, di cui è uscita con Bompiani l’edizione riveduta e corretta, è stato insignito della Medaglia della Pace. E’ stata la città olandese di Nimega a tributare questo omaggio a Eco, che riceverà l’importante riconoscimento il 7 maggio 2012 durante una solenne cerimonia con la seguente motivazione: “Il solo scrittore italiano moderno che ha influito notevolmente sulla letteratura europea”. Continua a leggere
Enzo Golino, “Dentro la letteratura”
“Gli storici dovrebbero tener conto dei documenti letterari per ricostruire il senso e le vicende di un’epoca”. Parola di Enzo Golino, che con questo spirito ha affrontato la stesura del suo ‘Dentro la letteratura, Ventuno scrittori parlano di scuola, natura, operai, lingua e dialetto, storia’, edito da Bompiani nel 2011, (€ 9,90).
Critico militante tra i più noti, dal 1972 al 1974 l’autore ha intervistato Giorgio Bassani, Lalla Romano, Lucio Mastronardi, Domenico Rea sulla scuola; Alberto Moravia, Luigi Malerba, Raffaele La Capria, Attilio Bertolucci sulla natura.
Ancora, Carlo Bernari, Romano Bilenchi, Vasco Pratolini, Ottiero Ottieri, Paolo Volponi, Nanni Balestrini sul lavoro operaio; Pier Paolo Pasolini, Tullio De Mauro, Carlo Cassola, Ignazio Buttitta, Umberto Eco sulla lingua e il dialetto; Franco Fortini, Arrigo Benedetti, Alberto Moravia sulla storia.
Umberto Eco, “Boatos estivi”
“Boatos estivi”. Umberto Eco liquida così le notizie di stampa che hanno parlato di una riscrittura, semplificata ad uso di un pubblico giovane e poco colto, di “Il nome della rosa”. ” Ma le pare che uno che ha scritto un libro che ha avuto e continua ad avere una notevole fortuna vada a riscriverlo?”, aggiunge Eco, in un’intervista pubblicata da ‘la Repubblica’, commentando che “siamo in estate, i giornali devono pur scrivere qualcosa , anche per non fare sempre pensare i lettori alla crisi economica…”.
La nuova edizione del romanzo è comunque in arrivo e ‘la bagarre’ sulla presunta riscrittura, nasce dalla comunicazione in merito della casa editrice che parlava dell’impegno di Eco “per renderlo più accessibile ai nuovi lettori”. Per lo scrittore è un’espressione curiosa che forse voleva suggerire ai librai che una nuova edizione avrebbe attirato l’attenzione di nuovi lettori”, da leggere comunque alla luce dell’esplicito passaggio che recitava: “Non lo ha riscritto come hanno fatto altri autori”. Continua a leggere
“Il nome della rosa”, a settembre in vendita la nuova versione
Trenta anni e dopo averne vendute più di trenta milioni di copie, Umberto Eco aggiorna il linguaggio de “Il nome della rosa”, il romanzo inserito dal quotidiano francese “Le Monde” tra i 100 libri più rappresentativi del XX secolo. Umberto Eco ha sentito il bisogno di rivedere il suo primo romanzo per sveltirne certi passaggi e rinfrescare il linguaggio.
Non lo ha riscritto come hanno fatto altri autori (ad esempio Alberto Arbasino con il suo”Fratelli d’Italia”), ha solo pensato di renderlo più accessibile ai nuovi lettori degli anni Duemila, in particolare ai giovani abituati fin da piccoli alle tecnologie digitali. Continua a leggere
Programma Milanesiana 2011
Umberto Eco alla Triennale di Milano
Umberto Eco, “Gentile ministro Tremonti”
«Gentile ministro Tremonti,
[…]mi domando come mai l’Italia abbia meno indotto turistico della Francia o della Spagna, e naturalmente di New York. C’è qualcosa che non funziona, qualcuno che non sa come far soldi(e mangiare) con la cultura nazionale».
Umberto Eco apre il numero 06 ( dal 28 gennaio in edicola e in libreria) con una lettera al ministro Tremonti: Non si mangia con l’anoressia culturale.Il focus Cultura anno Zero denuncia lo stato di collasso delle istituzioni culturali italiane. Interventi – distinti nei diversi settori(cinema, teatro, biblioteche, musei, librerie)- di Andrea Carandini, Claudio Strinati, Manuela Gandini, Antonella Agnoli, Vincenzo Ostuni e altri.
Beni comuni: regime di urgenza? Come sostiene Lucia Tozzi, curatrice di questo focus, «il pubblico è proprietà dello Stato, non garantisce l’accesso del bene a tutti. Lo Stato può trasformarla in uno strumento di diseguaglianza, di controllo biopolitico e persino, come nel caso di Israele qui analizzato dal gruppo Decolonizing Architecture, di colonizzazione diretta. Questo è il motivo per cui va trovata una formula nuova per i beni comuni, che devono essere universalmente accessibili e inalienabili allo stesso tempo». Franco Farinelli, Ugo Mattei, Anna Curcio, Paulo Tavares, Marco D’Eramo e Stefano Chiodi discutono il problema da diverse angolazioni. Continua a leggere