Elizabeth Bishop, l’arte di perdere


UN’ARTE

(Traduzione di Damiano Abeni)

Dell’arte di perdere si è facili maestri;
ogni cosa pare così colma dell’intento
d’andar persa, che perderla non è un disastro.

Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta l’estro
delle chiavi perse, dell’ora senza sentimento.
Dell’arte di perdere si è facili maestri.

Poi allenati a un perdere ulteriore, un perdere più lesto:
luoghi, nomi, e ogni dove che la mente
voleva visitare. Nulla di ciò sarà un disastro.

Ho perso l’orologio della mamma. Impiastro!
E di tre amate case non ho salvato niente.
Dell’arte di perdere si è facili maestri.

Ho perso due città stupende. E in quel contesto,
diversi regni miei, due fiumi, un continente.
Mi mancano, ma non è stato un disastro.

Perfino nel perderti (il riso nella voce, un gesto
che amo) non avrò mentito. E’ evidente,
dell’arte di perdere non si è difficili maestri
anche se può sembrare (e scrivilo!) un disastro.

[Elizabeth Bishop, One Art, da Nuovi Argomenti n.11, Quinta serie, Luglio-Settembre 2000]

ONE ART

(di Elizabeth Bishop)

The art of losing isn’t hard to master;
so many things seem filled with the intent
to be lost that their loss is no disaster.

Lose something every day. Accept the fluster
of lost door keys, the hour badly spent.
The art of losing isn’t hard to master.

Then practice losing farther, losing faster:
places, and names, and where it was you meant
to travel. None of these will bring disaster.

I lost my mother’s watch. And look! my last, or
next-to-last, of three loved houses went.
The art of losing isn’t hard to master.

I lost two cities, lovely ones. And, vaster,
some realms I owned, two rivers, a continent.
I miss them, but it wasn’t a disaster.

—Even losing you (the joking voice, a gesture
I love) I shan’t have lied. It’s evident
the art of losing’s not too hard to master
though it may look like (Write it!) like disaster.

 

Jonathan Galassi, “La musa”

 

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Jonathan Galassi
è editore, poeta e traduttore di fama internazionale. Ha studiato ad Harvard con poeti come Elizabeth Bishop e Robert Lowell e ha pubblicato per la casa editrice della quale è Presidente, la Farrar, Straus and Giroux, molti romanzi e raccolte di poesie di autori noti, come Jonathan Franzen, Jeffrey Eugenides, Marilynne Robinson, tanto per fare alcuni esempi, scoprendo dei veri talenti.

Con “La Musa” (Titolo originale “Muse”, Knopf, 2015) uscito in Italia con Ugo Guanda Editore, tradotto da Silvia Pareschi, Galassi debutta come narratore. Una scelta importante, che lo colloca dalla parte dell’Autore, di colui che scrive “la sua storia”.

 

Intervista a Jonathan Galassi
di Luigia Sorrentino
Roma, 18 dicembre 2015

 


Galassi, che effetto le fa stare dall’alta parte, quella dello scrittore
?

Ho sempre scritto poesia e traduzioni con la mia mano sinistra, per così dire. Ma alla mia età ho pensato: ora o mai più. E mi sono voluto lanciare in questa sfida, per vedere se ero in grado di fare qualcosa da solo, anche se qualcosa di modesto, in un genere su cui avevo già lavorato molto con numerosi scrittori che amo. Continua a leggere

"Scrivere lettere è sempre pericoloso"

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Nello scaffale

Elizabeth Bishop | Robert Lowell

Scrivere lettere è sempre pericoloso Corrispondenza 1947-1977 
A cura di Thomas Travisano, Saskia Hamilton, Ottavio Fatica Biblioteca Adelphi 2014, pp. 445

Letteratura nordamericana, Epistolari
Risvolto di copertina

Scritte da due persone sofferte, lacerate, sempre in bilico, ma anche colte, brillanti, geniali, scritte di getto, telegrafiche o più spesso lunghe e a volte lunghissime, riprese nel corso dei giorni, ininterrotte nel­l’arco di un trentennio, attraverso città, stati, continenti (da un quartiere all’altro di New York come da una sponda all’altra dell’Atlantico, da Boston a Key West, da Firenze a Washington, da Rio al Maine), le lettere di questo epistolario tra gli ultimi due grandi poeti americani sono debordanti di vita, allegre e atroci, piene di notizie e umori, pregne d’idee e pettegolezzi, alimentate da argomenti poetici, politici, economici, arricchite di veri e propri racconti. Continua a leggere