Paul Celan. La poesia “Parla anche tu” letta da Luigia Sorrentino nella traduzione di Giuseppe Bevilaqua con una sola variante nell’ultimo verso: “wandernder” che Bevilacqua ha tradotto con “errabonde parole” Luigia Sorrentino l’ha trasformato in “migranti parole”.
di Luigia Sorrentino
Nel 1955 esce in Germania con la casa editrice Detsche Verlags-Anstalt Di soglia in soglia, (Von Schwell zu Schwell) il primo ciclo di liriche interamente composte da Paul Celan a Parigi, città dove vive, dedicate alla moglie Gisèle. La raccolta è composta da 47 poesie suddivise in tre sezioni: Sette rose più tardi,Con alterna chiave,Alla volta dell’isola.
Parla anche tu (Sprich auch du) la poesia qui proposta nella lettura di Luigia Sorrentino, nella traduzione di Giuseppe Bevilacqua è contenuta nell’ultima sezione del libro ed è la nona di tredici poesie. E’ “incastrata” tra la precedente Cenotafio e la successiva, Con labbra rosse di tempo. Continua a leggere→
Nella foto: Ingeborg Bachmann e Paul Celan con Reinhard Federmann e Milo Dor durante l’incontro del gruppo 47 a Niendorf nel 1952.
Nota di Luigia Sorrentino
Ho provato a leggere a voce alta “Fuga di morte” di Paul Celan. Ho provato, perché nessuna lettura potrà essere giusta, definitiva, assoluta. Nessuna intonazione o timbro della voce potrà imprimere sulla pelle, a fuoco, il marchio del “nero latte” che fu l’assassinio degli ebrei nei campi di sterminio nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. La verità listata a lutto che il poeta consegna in tedesco, la lingua colta parlata dalla minoranza ebraica rumena, a un ossimoro: il “nero latte” bevuto, e bevuto, la verità angosciosa iterata, più e più volte, il “nero latte” bevuto la sera, al mezzogiorno e al mattino, “lo beviamo di notte” … “scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti”. Versi drammatici, consegnati, nel 1976 alla traduzione di Moshe Kahn e Marcella Bagnasco, (Arnoldo Mondadori Editore), una traduzione “possibile” questa, della poesia di uno dei poeti più grandi della lirica contemporanea.
Luigia Sorrentino legge “Fuga di morte” di PAUL CELAN , traduzione italiana a cura di Moshe Kahan e Marcella Bagnasco, Mondadori, Milano, 1976.
La musica è del compositore e pianista austriaco, Franz Schubert.
Eric Hobsbawm, uno dei più noti storici del Ventesimo secolo, è morto a 95 anni al Royal Free Hospital di Londra dopo una lunga malattia. Lo riferisce la figlia Julia. Aveva 95 anni. Hobsbawm, di formazione marxista, ha influenzato generazioni di storici e pensatori politici. E’ morto nelle prime ore di stamattina, 1 ottobre 2012, e aveva una polmonite. L’esperienza di studente negli anni Trenta in Germania rafforza le sue posizioni di sinistra; nel 1936 lo storico entra nel Partito comunista britannico e ne rimase membro per diversi decenni, nonostante la disillusione per la situazione in Unione Sovietica. Nel 1962 pubblica il primo dei tre volumi sul periodo definito da lui Continua a leggere→