Günter Grass attacca nuovamente Israele

Günter Grass rincara la dose contro Israele: il premio Nobel per la letteratura, già dichiarato ‘persona non gradita’ nello Stato ebraico, e definisce il Paese parlando a una radio pubblica tedesca una “potenza nucleare incontrollata” e una “forza di occupazione”.

E’ l’ennesima frecciata dello scrittore 84enne contro Israele: è un Paese in cui convivono “aspetti razzisti”, aggiunge, che sottrae le terre ai propri residenti e poi li tratta come cittadini di serie B. Un’invettiva non nuova per Grass, per il quale Israele è off-limits dalla primavera scorsa, ma che rischia di inasprire ulteriormente la tensione. Continua a leggere

Addio a Thomas Szasz, il pioniere dell’antipsichiatria

Il filosofo e pschiatra statunitense di origine ungherese Thomas Szasz, “eroe della libertà”, pionere della critica dell’istituzione psichiatrica e massimo rappresentante del movimento dell’antipsichiatria, è morto sabato scorso per una caduta accidentale nella sua casa di Manlius, nello stato di New York, all’età di 92 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato 12 settembre 2012 dalla figlia Margot Szasz Peters al “New York Times”.

Eminente pensatore libertario, della vasta bibliografia di Szasz sono stati pubblicati in Italia numerosi libri, tra i quali “Legge, libertà e psichiatria” (Giuffre’), “I manipolatori della pazzia” (Feltrinelli), “La schiavitù psichiatrica” (Il Saggiatore), “Disumanizzazione dell’uomo. Ideologia e psichiatria” (Feltrinelli), “Il mito della droga: la persecuzione rituale delle droghe, dei drogati e degli spacciatori” (Feltrinelli), “Il mito della psicoterapia: la cura della mente come religione, retorica e repressione” (Feltrinelli), “Sesso a tutti i costi: l’allarmante verità sulle odierne terapie sessuali” (Feltrinelli), “Schizofrenia: simbolo sacro della psichiatria”  (Armando), “Farmacrazia: medicina e politica in America” (Spirali). Continua a leggere

Paulo Coelho, eroe della libertà

Gli scrittori si avviano all’indipendenza dalle case editrici?
Il primo passo lo fa Paulo Coelho che incita: “Piratate i miei libri!”

Lo scrittore brasiliano Paulo Coelho, autore di numerosi bestseller come “L’alchimista” e “Il cammino di Santiago”, ha comprato uno spazio pubblicitario su The Pirate Bay (www.thepiratebay.org) per promuovere i suoi libri.

Il romanziere che ha venduto oltre 130 milioni di copie nel mondo (in Italia è pubblicato dall’editore Bompiani) ha annunciato di appoggiare il sito di filesharing The Pirate Bay per le sue nuove iniziative di sostegno alla promozione degli artisti indipendenti. Coelho ha quindi esortato i lettori a scaricare gratis tutti suoi libri e si è detto sicuro che da quest’azione di ‘pirataggio’ ne deriverà per lui un vantaggio
attraverso una maggiore diffusione delle sue opere a stampa. Continua a leggere

Anna Achmatova – Anna Andreevna Gorenko

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Anna Achmatova, pseudonimo di Anna Andreevna Gorenko (Odessa, 11 giugno 1889 – Domodedovo  [Домодедово] – Mosca – 5 marzo 1966). Figlia di un ingegnere meccanico, studiò a Kiev e a Pietroburgo dove nel 1910 sposò il poeta Nikolaj Stepanovič Gumilëv che l’anno dopo il loro matrimonio fondò con la Achmatova e con Sergej Gorodeckij  fondò lo «Cech Poetov» (Corporazione dei poeti) da cui prese vita il movimento acmeista. In quegli anni la Achmatova andò spesso a Parigi dove conobbe Amedeo Modigliani che la ritrasse in numerosi disegni.
Pochissime le raccolte pubblicate (Rosario nel 1014, Lo stormo bianco nel 1917, Piantaggine  nel 1920): nel 1921 Gumilëv, accusato di complotto  antibolscevico, venne fucilato e per Achmatova comincia un lungo periodo di duro ostracismo – diventerà molto difficile per lei pubblicare versi – dovuto anche al fatto che la sua poesia è ritenuta lontana dalla nuova realtà. Dopo l’arresto del figlio avuto da Gumilëv e la morte del secondo marito, scrisse Requiem, la stessa asciuttezza dei versi giovanili, la brevità essenziale. Con Requiem e con il successivo Poema senza eroe, scritto tra il 1940 e il 1942, ma rimaneggiato fino alla morte, Achmatova dà un esempio potente di coscienza della propria contemporaneità.

Achmatova rifiutò la scelta dell’esilio. Scrisse, anzi, versi di fiero rifiuto: «Con loro io non sto che la terra/abbandonarono ai nemici da straziare./ La rozza loro lusinga non intendo,/ non darò loro i miei canti».

(di Luigia Sorrentino)

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