Cristina Annino

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Da un’idea di Luigia Sorrentino
A cura di Fabrizio Fantoni

 

Un possibile autoritratto

di Cristina Annino

Io credo che l’autoritratto ( almeno per un certo tipo di artista), se non consiste in un’opera pittorica, sia il più falso romanzo che lui possa scrivere su se stesso.

Solo la pittura può uscire dalla poesia o comunque dal regno delle parole; in questo caso infatti il quadro, interpretato e decodificato da chi lo guarda, può dare dignità, credibilità, soprattutto interesse per gli altri ecc. Assumendo ogni volta un’interpretazione differente, perché  sempre avverrà una suddivisione – ammesso che chi guarda sappia vedere, e nel mio paradosso lo do per scontato – dell’autore raffigurato senza che vengano invasi feudi o vite altrui. Per vanità, per alienazione o per il falso anche involontario che c’è sempre in una ricostruzione mnemonica.

La mia identità poetica non saprei, a parole, come rappresentarla; mi sono state fatte interviste in proposito, certo, mi si chiedono fatti riguardanti la mia vita a ogni lettura, incontri poetici e altro, ma non ho mai avuto l’idea di stimmatizzare tali risposte nella categoria dell’ “autoritratto”.

Premesso ciò, quel che resta è: curriculum di persona mediamente colta, laurea; percorso artistico non programmato né volontario, dove la vita non si può distinguere dalla poesia o viceversa.  Ho incontrato persone importanti in vari campi della cultura senza mai sentirmi  influenzata né  ho mai pensato di insegnare qualcosa ad un altro essere umano.

Le presenze dalle quali invece ho preso molto facendolo mio del tutto, caratterialmente,sul piano psicologico, sull’interpretazione dell’esistenza ecc, sono gli animali, l’ambiente strettamente familiare e i viaggi. Questi comprendono persone ovviamente, ma comuni; anzi, più comuni erano, più slegate cioè da un ambiente letterario, più diventavano me. Nella rielaborazione poetica, intendo. Continua a leggere

Umberto Fiori, Poesie 1986-2014

cop_fioriE’ in libreria l’Oscar Mondadori con tutte le poesie di Umberto Fiori (prezzo di copertina euro 20,00).
Il libro che ha l’introduzione di Andrea Afribo, comprende opere diverse pubblicate dall’autore a partire dal 1986. Umberto Fiori, nato a Sarzana nel 1949,  vive a Milano dal 1954, città nella quale si è laureato in Filosofia. Negli anni Settanta era il cantante degli Stormy Six, e ha scritto numerose canzoni per uno dei gruppi storici del rock italiano. In seguito ha collaborato con il compositore Luca Francesconi (per il quale ha scritto due libretti d’opera ed altri testi), con il fotografo Giovanni Chiaramonte e con i videoartisti di Studio Azzurro. Del 2009 è un cd di canzoni basate su suoi testi poetici, Sotto gli occhi di tutti che ha realizzato con la collaborazione del chitarrista Luciano Margorani. E’ autore di saggi e di interventi critici sulla musica Srivere con la voce 2003 e sulla letteratura La poesia è un fischio, 2007, di un romanzo, La vera storia di Boy Bantàm, 2007 e del Dialogo della creanza, 2007. Il suo primo libro di poesie, Case, è uscito nel 1986 per San Marco dei Giustiniani. Continua a leggere