Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino
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Adriana Feoli sceglie per Opere Inedite la sua foto più recente scattata da un’amica americana ‘a very good artist’ . Nella foto Adriana compare a ‘occhi chiusi’, fotografata con i suoi figli e con suo marito. Il suo volto sembra di marmo. Ecco quanto mi scrive Adriana: “Sono poeta da sempre, quindi, vivo senza tempo.” Adriana da bambina disegnava le sue poesie sulla terra per gli uccelli e nella sabbia per il sole. Poi, quando imparò a scrivere, le regalava alla sua maestra Ofelia Abate che le leggeva impressionata. Si ricorda ancora di quell’emozione incredula della maestra che le chiedeva: “Ma le scrivi proprio tu queste poesie?”
Adriana parlava con i fiori che la incantavano e amava le passeggiate solitarie. “La sua prima raccolta ‘Fiori’ – mi scrive Adriana – dev’essere in una scatola nascosta in un granaio. Chissà chi la ritroverà? Ci sono cose che resistono il tempo, altre che scompaiono.” Continua a leggere