Al Macro, "Percorsi del contemporaneo"

2013_MACRO_PERCORSI_CONTEMPORANEO_FestaPresenza/assenza, verità/finzione
Nota di Silvana Lazzarino
Le molteplici espressioni legate all’arte contemporanea tra verità e finzione, vita e forma, essere e apparire si articolano in un percorso che mira a creare nuove forme di intercettazione e relazione tra diverse tematiche e linguaggi riadattati e riformulati in un contesto che sempre più si immedesima nel processo evolutivo tra quotidiano e extraquotidiano, visibile e invisibile.
Ad attraversare questi scenari dove ritrovare legami e sospensioni tra presente e passato, attualità e memoria, modernità e tradizione, è la mostra in corso al Macro presso la Sala Enel (Foyer) aperta fino al prossimo 4 maggio 2014. Continua a leggere

Renato Mambor, "Atto Unico"

Scoprire il volto Azioni FotografateArte e poesia
a cura di Luigia Sorrentino

Scenari mentali di figurazioni enigmatiche sospese tra arte e vita, finzione e realtà
di Silvana Lazzarino
Oltre il significato dei contenuti espressi dalla Pop- Art, oltre il senso del concettuale, orientata a scandire un rapporto metalinguistico tra parole, immagini, cose e persone, l’arte di Renato Mambor, tra i protagonisti più originali e interessanti del gruppo della Scuola di Piazza del Popolo, coglie con stile innovativo e dirompente il senso profondo della realtà contemporanea, sempre più tecnologica e sofisticata in cui l’uomo agisce spesso per automatismi. Continua a leggere

Trinacria Park, di Massimo Maugeri

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

TRINACRIA PARK: un romanzo “politico” sulla linea di “Rumore bianco” o “Underworld” di Don DeLillo


di Maria Attanasio

Ho letto “Trinacria Park” di Massimo Maugeri (edizioni e/o) con grande interesse, profondamente coinvolta da una narrazione che, pagina dopo pagina, diventa sempre più accelerata e appassionante fino all’imprevedibile e spiazzante conclusione finale; una strutturazione narrativa, che non si chiude nel recinto di un genere, ma tanti ne attraversa e felicemente li sintetizza: dalla connotazione fortemente psicologica dei personaggi, tutti ben profilati e caratterizzati, alla tensione quasi da giallo della parte finale del libro, alla lucida e acuminata analisi dei santuari neri del potere in una società, in cui diventa sempre più difficile distinguere l’intreccio perverso tra apparire ed essere, reality e realtà, finzione e verità. Continua a leggere