LA POESIA EUROPEA, TRA BIOLOGIA E CULTURA
di Alberto Casadei
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La domanda più ricorrente riguardo alla letteratura europea è se esista e, se sì, su quali basi. La questione, da un punto di vista strettamente letterario, è indubbia. Come hanno ricordato tanti studiosi sulla scorta del modello della goethiana Weltliteratur, e da ultimo, con esempi concreti, George Steiner nel suo discorso Una certa idea di Europa (Garzanti), le radici di tutte le letterature occidentali moderne risalgono al minimo comun denominatore della cultura greca, l’unica capace di sopravvivere a una catastrofe politica e militare, improntando di sé quella romana (come già affermò Orazio: “Graecia capta ferum victorem cepit”). Lo sviluppo ulteriore fu sancito dall’espansione nell’ambito della cultura alta del sermo humilis biblico-evangelico, con le straordinarie sintesi di Paolo, Agostino e poi di Tommaso, riprese e portate a un primo compimento epico-teologico dal Dante della Commedia. Continua a leggere
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Giulio Latini, “L’energia e lo sguardo”
Appuntamento
a cura di Luigia Sorrentino
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Mercoledì 22 febbraio 2012 presentazione a Roma del libro di Giulio Latini L’energia e lo sguardo. Il cinema dell’ENI e i documentari di Gilbert Bovay. L’appuntamento è alle 17:00, nell’Aula “Giuseppe Dalla Vedova” di Palazzetto Mattei in Villa Celimontana (Via della Navicella n. 12).
Intervengono: Marta Donzelli, Marco Maggioli, Lucia Nardi e Giovanni Spagnoletti.
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L’energia del petrolio, il lavoro operaio, l’impresa industriale: a partire dalla fine dell’Ottocento, tre fra i principali attori destinati a plasmare radicalmente il corpo della modernità incrociano lo sguardo nascente del cinema. Le immagini che traggono origine da questo incontro sono moltissime: nel corso del Novecento, in special modo negli Stati Uniti e in Europa, tutte le più importanti imprese iniziano a comprenderne il potenziale, utilizzandole per comunicare identità e risultati raggiunti. Continua a leggere
Arte e poesia, Giuseppe Capitano
Giuseppe Capitano, grande temperamento tra gli artisti contemporanei, presenta a Roma Arborea parte seconda, dal 1 aprile alla diagonale/galleria di via in Caterina 83/c, (angolo via Giulia).
“Arborea parte seconda esibisce le ragioni/emozioni di una fuga dal territorio desertificato della contemporaneità verso quello della spiritualità che è atemporale. Il salto che effettua Capitano è quello di spostare l’attenzione dall’oggetto al soggetto , soggetto pensante e in divenire, che si ricollega alla sua interiorità per costruire un mondo di individui liberati.
Le opere parlano del desiderio/azione di evadere da uno stato di prigionia fisico/mentale attraverso il luogo misterioso della creazione, i cui frutti risultano esotici e familiari nello stesso spazio. Nessun intento provocatorio perché consapevole che l’estraneità/mostruosità ci appartiene.
Buona Visione. ”
G. C. Continua a leggere