Guido Oldani, (nella foto di Dino Ignani).
Cosa succede a far tempo dall’inizio del terzo millennio? Accade che si rendono riconoscibili macroscopicamente i termini della poetica, o forse della legge del realismo terminale.
Nelle città, gli oggetti che le colmano, attraggono risucchiandoli, come una legge di Newton antropologica, tutti i popoli della terra, progressivamente, a rovesciarsi dentro l’urbe, su di loro oggetti e a distanza zero. Nasce un realismo fatto di accatastate mescolanze di corpi umani viventi e prodotti. Il viaggio democratico di tutte le razze, a buttarsi sulle cose in città, è quasi concluso (4 miliardi di umani su 7), cioè è terminale e va completandosi a rotta di collo. Ciò, mentre gli oggetti Continua a leggere