E’ tutta qui l’infanzia, campo chiuso
negli incubi si riempie di alberi
invalicabili. Qualcuno muore.
Ogni foglia è una cartina tornasole
spalanca le mie cose all’erosione.
Crescete, non più semplici animali
non più nel tutto immersi e separati
come chi dorme perfetto, al sicuro
ruba all’altro la lingua mentre sogna.
La lingua che vi chiama ora è la vostra
mostre le genti magiche, le spezza.
Eppure dentro il mondo, era il mio mondo.
Allora lo vedevo come un prato
in parallelo al cielo interminato.
Da: Ciò che il mondo separa, Francesca Matteoni, Collana Le Ali a cura di Fabio Pusterla, Marcos Y Marcos, 2021