COMMENTO DI NADIA AGUSTONI
La nuova raccolta di poesie di Francesco Balsamo è di un’essenzialità luminosa anche nel non concedere alcunché al sentimentale. Versi scavati di grande misura stilistica, in sintonia col lavoro precedente di un autore che è artista a tutto tondo ed è uno dei pochi capace di usare, oltre alla parola, la matita.
Il connubio poesie e disegni non potrebbe essere più felice. Si ha l’impressione di attraversare un paesaggio onirico, con richiami a tratti cinematografici (l’ultima Agnès Varda), ma sicuramente vicino alle immagini del miglior fumetto (penso sopratutto a un’autrice come Carol Swain con la sua vicinanza agli esseri più feriti, siano umani o animali, fino a trascriverli l’uno nell’altro); è infatti su questo confine umano/animale luce/ferite/ferirsi, che i testi si raccolgono e si fanno traccia di un percorso di una sensibilità lucidissima. Continua a leggere