L’essenzialità luminosa della poesia

COMMENTO DI NADIA AGUSTONI

La nuova raccolta di poesie di Francesco Balsamo è di un’essenzialità luminosa anche nel non concedere alcunché al sentimentale. Versi scavati di grande misura stilistica, in sintonia col lavoro precedente di un autore che è artista a tutto tondo ed è uno dei pochi capace di usare, oltre alla parola, la matita.

Il connubio poesie e disegni non potrebbe essere più felice. Si ha l’impressione di attraversare un paesaggio onirico, con richiami a tratti cinematografici (l’ultima Agnès Varda), ma sicuramente vicino alle immagini del miglior fumetto (penso sopratutto a un’autrice come Carol Swain con la sua vicinanza agli esseri più feriti, siano umani o animali, fino a trascriverli l’uno nell’altro); è infatti su questo confine umano/animale luce/ferite/ferirsi, che i testi si raccolgono e si fanno traccia di un percorso di una sensibilità lucidissima. Continua a leggere

Francesco Balsamo, “Cresce a mazzetti il quadrifoglio”

Nota di Nadia Agustoni

Un bellissimo disegno dell’autore apre “Cresce a mazzetti il quadrifoglio” e gli occhi di Francesco Balsamo anticipano, nei tratti a matita, le parole dei suoi versi. Versi di tenerezza, ma senza autocompiacimento e fili di una malinconia che affiora sempre, ma senza rabbia. Il linguaggio è lieve, chiaro, con prevalenza del frammento e una vena surreale fin dal testo di apertura: “fare la gallina delle cose in miniatura/ come faccio io/ e con tutte le parole/ sparire nel calzino nero di una poesia” p. 12.

Eventi quotidiani e cose minime ci dà la voce dell’autore, la cui poetica è una delle più mature e interessanti, tra quelle apparse negli anni zero. Balsamo è siciliano, la sua isola si affaccia qua e là nei testi e sentiamo così il sapore della vita in una provincia in cui l’inatteso accade: “ digrigna di caldo il giorno/ la testa di leone della luce/ io salto giù da una/ delle quattro torri del tavolo” p. 53; e l’amore ha gesti e parole che riconosciamo e nello stesso tempo sanno essere nuovi: “servirebbe scriverti/ cominciando dal pane —/ uno vive in piedi come il grano…/ p.48. Continua a leggere

Francesco Balsamo, “Ortografia della neve”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

Francesco Balsamo. “Ortografia della neve”. incerti editori 2010

di Nadia Agustoni

La n di “incerti” in corsivo indica insieme una qualche certezza e una continuità nella qualità, non certo nella quantità. Qualità dei testi e dell’oggetto libro, dove una grafica accurata, mostra come si possa fare bene senza grandi mezzi, usando intelligenza e passione. Dunque piccoli editori di Sicilia, terra dove la cultura è anche un fare per resistere con dei progetti all’esistente. “Ortografia della neve” 2010 di Francesco Balsamo è con le parole di Vincenza Scuderi in seconda di copertina, un libro: ” dove il tempo è fermo alle invenzioni dell’elettricità e della radio, in un mondo-quaderno fatto a matita”.
Nella “pagina bianca” di Balsamo leggiamo, quasi sospendendo il respiro, quella difficoltà che è vivere e quella luce di fiocchi che riempiono i pomeriggi, i giorni, gli anni. Continua a leggere