L’assenza della madre nella poesia di Roberto Carifi


ESPERIENZA DELLA MADRE

commento di Luigia Sorrentino

 

Nelle poesie qui presentate Roberto Carifi mette in piedi un’esperienza estrema, senza via di fuga. Nella luce la memoria incontra l’abbandono nella notte. La madre che qui abbandona non è solo “colei che ci mise al mondo”, ma una figura più complessa, archetipica. E’ una donna che incarna la condizione  luminosa e, al tempo stesso, notturna. Pretende il legame anche nella separazione, nel giorno che si decompone.

 

DA IL GELO E LA LUCE, (2003)

Parlavo d’amore alla morte,
indossavo la notte,
un ciuffo di capelli intirizzito,
tenevo nel palmo della mano
l’occhio materno,
gelò in piena estate vestito di pietra
lo volle la notte,
la morte abitò come un’alba il suo giorno,
facevo battere un cuore
con le poche parole rimaste
e al nulla parlavo d’amore. Continua a leggere