Nietzsche, “Also sprach Zarathustra”

di Lorenzo Chiuchiù

OLTREUOMO

Chi è l’ Übermensch di Nietzsche? Non è un potenziamento delle facoltà o delle capacità dell’umano: in luogo di «superuomo» sarebbe dunque da accogliere l’intuizione di Gianni Vattimo che, ne Il soggetto e la maschera, traduce Übermensch con oltreuomo.
L’uomo, scrive Nietzsche in Al di là del bene e del male, è «non ancora stabilmente determinato». Il filosofo rigetta le due antropologie alla base della tradizione filosofica e teologica occidentale: l’essenza dell’uomo non è decisa né dalla natura né da Dio. L’essenza dell’uomo non è cioè fondata sulla razionalità, sul pensiero e sul linguaggio propri e distintivi dello zoon logon echon, dell’«animale razionale» nella Politica di Aristotele.  Ma l’uomo non è nemmeno l’Adam della Genesi, nato dal respiro divino (in ebraico ruah) che anima la terra (adamah). L’uomo non è  «a immagine e somiglianza» (Genesi, I, 26) del creatore. L’uomo è per Nietzsche, un animale non stabilizzato, un «animale profondo», come rileva Giorgio Colli in Dopo Nietzsche. E proprio l’inquietudine circa la sua propria essenza lo rende un essere pericoloso. Nietzsche sembra far propria una sentenza di Sofocle in Antigone: «non esiste nulla di più inquietante dell’uomo». Continua a leggere

Sebastião Salgado, “Genesi”

5Nota di Silvana Lazzarino

Nonostante il progresso tecnologico e scientifico in diversi campi: dall’edilizia alla scienza, dall’informatica alla medicina, abbia trasformato in questi ultimi cinquant’anni il paesaggio del nostro Pianeta sottraendo preziosi tesori e risorse naturali, alcune aree geografiche conservano ancora intatto il proprio aspetto originario, perché lì non si è spinta la mano dell’uomo.

Per scoprire le bellezze incontaminate di queste terre lontane dove si estendono foreste, deserti, oceani, ghiacciai in cui regna un perfetto equilibrio tra natura, animali e ambiente, basta fermarsi innanzi ai paesaggi immortalati dal fotografo brasiliano Sebastiao Salgado (Aimorés-Brasile 1944), che restituisce la poesia e l’energia di queste distese naturali dove tutto è rimasto come alle origini.

A questo artista, figura d’eccellenza nel panorama della fotografia e del documentario del nostro tempo, è dedicata un’interessante mostra, GENESI. Sebastião Salgado aperta dal 28 ottobre 2016 presso gli spazi della Chiesa di San Giacomo in San Domenico a Forlì, fino al prossimo 29 gennaio 2017.

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Giuseppe Capitano, “Genesi”

capitanoA Roma, LA NUOVA PESA centro per l’arte contemporanea martedì 31 maggio 2016 ore 19.00, PRESENTA: GIUSEPPE CAPITANOGENESI“, Tempere, acquarelli e sculture 2014 – 2016, a cura di Giuseppe Appella.

In principio Dio creò il cielo e la terra.
La terra era informe e deserta
e le tenebre ricoprivano l’abisso
e lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse.
Sia la luce. E la luce fu

di Giuseppe Appella

L’idea della genesi, principio – nascita – creazione – origine, circola in tutta l’opera di Giuseppe Capitano, fin dalla sua preistoria di artista, e attraversa la sua formazione, con il seguito di contenuti mitici, allegorici e didascalici, quasi dovesse avviare ogni volta la realizzazione dell’universo. Continua a leggere

Concorso Internazionale di Poesia e Teatro Castello di Duino 2016

duino_concorsoE’ dedicata al “gesto e la genesi”, l’atto creativo e la forza della nascita, la XII edizione del Concorso Internazionale di Poesia e Teatro Castello di Duino, uno dei più importanti premi letterari riservati ai giovani, patrocinato dall’UNESCO fin dalla sua prima edizione. Continua a leggere

Sebastiao Ribeiro Salgado, "Genesi"

Mostra 'Genesi' di Sebastiao SalgadoIn mostra a Milano ‘Genesi’, l’itinerario di 245 scatti in bianco e nero con cui Sebastiao Ribeiro Salgado racconta la bellezza del terra, la rara bellezza del patrimonio unico e prezioso, di cui disponiamo: dall’Amazzonia all’Africa, dal ‘pianeta Sud’ al ‘grande Nord’ e ai ‘santuari della Natura’.
Un itinerario fotografico nei cinque continenti in un bianco e nero di grande incanto. Continua a leggere