Lo scrittore danese Sven Hassel, controverso autore di fortunati romanzi di guerra basati su esperienze autobiografiche durante il secondo conflitto mondiale, è morto all’età di 95 anni a Barcellona, dove viveva dal 1964. Nel 1953 pubblicò il suo primo libro “Maledetti da Dio”, al quale hanno fatto seguito altri tredici romanzi: “Germania Kaputt”, “Kameraden”, “Gestapo”, “Gli sporchi dannati di Cassino”, “Liquidate Parigi”, “Battaglione d’assalto”, “General SS”, “Commando Himmler”, “L’ultimo assalto”, “Colpo di mano a Mosca”, “Corte marziale”, “Prigione Ghepeu”‘ e “Il commissario”.
I suoi romanzi sono stati tradotti in 18 lingue; in italiano sono stati pubblicati prima da Sonzogno e più recentemente da Bur Rizzoli.
Le opere di Hassel sono scritte in prima persona e raccontano le vicende del 27° Panzer Regiment, formato da criminali, “indesiderati” politici e da disertori, giudicati dalla corte marziale. Le varie
vicende sono ambientate su tutti i principali fronti della seconda guerra mondiale. Continua a leggere