Nello scaffale
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Prefazione di Giacinto Magrelli
Ci sono libri che si scrivono per tutta la vita, magari senza saperlo.
Valerio Magrelli ha raccolto per anni appunti e note sulla figura del padre, un insieme di tracce che attendeva di trovare forma.
Dopo la morte del genitore, quei biglietti cominciano a strepitare: «sapevo che ogni voce era una gola che domandava cibo. Sapevo che ogni richiamo era come un filo, il bandolo canoro di un’infinita matassa di storie».
Perché far brillare ciò che è accaduto – o ciò che si vorrebbe fosse accaduto – è il solo modo che abbiamo per vincere la morte. Continua a leggere