ESTRATTI
Qualcuno ha telefonato in piena notte,
mi cercava, ma non ho fatto in tempo
e nella cornetta, tra un tu tu e l’altro,
mi è sembrato ci fosse un fruscio
o un volteggiare frenetico
come ali di insetti contro un vetro.
Subito ho pensato alla casa sul porto,
allo sciame di api che assediano il terrazzo
e a te che non chiami da troppo tempo.
Allora ho ripreso in mano il telefono
per domandarti se poco fa,
mentre dormivo…
In tutti questi anni, che potrei riassumere
in decine di sogni con noi due abbracciati
e squassanti risvegli solitari, ti ho sentita
così vicina e viva in ogni momento
che molte volte lo dimentico:
non sei più raggiungibile
e non puoi telefonare da nessuna cabina,
o almeno è quello che molti credono.
(da Prove del diluvio, 2017)