«Tutti vogliono possedere la fine del mondo. Questo ha detto mio padre, in piedi, davanti alle finestre all’inglese del suo ufficio di New York: gestione del patrimonio, dynasty trusts, mercati emergenti. Stavamo condividendo un momento raro, contemplativo, col tocco finale dei suoi occhiali da sole vintage che portavano la notte fra quattro mura.»
Così comincia Zero K (Einaudi) di Don DeLillo, la traduzione è di Federica Aceto, le pagine sono 240. Il “grande sciamano della scuola paranoide della letteratura americana” ritorna dopo Punto omega (Point Omega, 2010) e lo incontriamo al Circolo dei lettori lunedì 24 ottobre alle ore 21 in un appuntamento aperto al pubblico. Interviene Giuseppe Culicchia. Continua a leggere