Teresa Maresca. “Il kimono d’oro dell’imperatore”

Testo presentazione mostra

Le cose sono andate esattamente così.
Avevo lavorato a un gruppo di opere diverse dalle mie solite: sono un pittore che usa pennelli e colori sulle tele, e  di solito prediligo le grandi dimensioni. Ma da tempo guardavo con più assiduità i libri sull’ Ukiyo-e, l’arte fluttuante dei maestri incisori del periodo Edo ,  Hiroshige, Utamaro, Okusai, fino a quando ho avuto la tentazione di provare a tradurre i loro temi con il mio modo.

Prima di me avevano intrapreso quella strada molti pittori come Monet, Whistler, o Gauguin, ma io sono innamorata di un piccolo olio di Van Gogh che copia fedelmente un’incisione di Hiroshige, un ramo di pruno fiorito.

Mi sono chiesta come sarebbe stato dipingere fiori di loto galleggianti,  alberi in fiore, aceri, templi buddisti immersi nei giardini; come sarebbe diventata la mia pittura declinata tra quei soggetti.

Prima di tutto è cambiata la dimensione, le opere si sono rimpicciolite, un solo fiore  ha riassunto interi stagni. Poi sono cambiate le tecniche, non ho dipinto su tela ma su fogli di rame sottilissimi,  lastre di ferro,   tavole di legno, e addirittura su seta.  Inoltre ho realizzato un libro d’artista, una copia unica, legata a mano, disegnata interamente da me, che inoltre ho inventato la storia del kimono d’oro.

Il rapporto con l’arte orientale da cui ero partita c’era sempre, ma dovevo verificarlo.

Quando sono entrata nella galleria di Renzo Freschi con il libro e qualche altra opera sotto il braccio, non sapevo che cosa sarebbe successo.  Avrebbero retto al confronto con quegli oggetti bellissimi che raccontano di una cultura antica?

Renzo Freschi è stato molto accogliente. Mi ha lasciato sistemare le mie opere tra i suoi Buddha di pietra e gli Specchi di bronzo, e ha ascoltato paziente la storia vera da cui è nato il  libro sul kimono d’oro. Non ci eravamo mai incontrati, anche se ero spesso entrata in galleria.  “Facciamo una mostra”, mi dice,  “dove il libro è il punto di partenza.” Continua a leggere