Sabato 3 febbraio 2018, ore 17 inaugura a Firenze, alla Galleria Immaginaria la mostra di Alessandro Ceni “La distanza”, opere recenti.
“Ad Alessandro Ceni non dispiace sporcarsi le mani. Non gli dispiace quando scrive: nel suo linguaggio tutto il patrimonio del nostro lessico, dal più solitario degli idioletti al più complesso dei lemmi tecnici, trova puntuale e precisa, poetica ospitalità. Non gli dispiace quando traduce versi e prose della letteratura anglo-americana, un’impresa che da anni affronta in profondità, rammemorando e attualizzando, di ogni evento linguistico, la sua intera preistoria filologica. Non gli dispiace quando si confronta con lo spazio fisico – quando in un oggetto, in un’immagine, in una figura terrestre quelle mani vengono conficcate fino in fondo, così la estrapolare e mettere a giorno, di ogni cosa, l’esile e primordiale melodia della sua materialità svuotata di ogni grazia. Ma piena, proprio per questo, di una charis misera e opaca, cosale. Che dietro a queste opere, a questo lavoro (certo cerebrale, ma innanzitutto materiale e artigianale) esista una poetica è cosa certa. Ma non si tratta di un programma o di un manifesto che tratteggia i propri confini in anticipo rispetto alla messa in opera. Al contrario, la poetica di Ceni, del Ceni artista e pittore, emerge epigeneticamente a partire dal confronto con la materia, dentro la spudorata ed effimera storia d’amore tra le mani e la cosa.” Così Massimo Baldi in “Talismani residuali”, nota al catalogo “Ceni, 2000-2016”. Continua a leggere