Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino
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Giovanna Iorio: “Io scrivo e scriverò sempre per un motivo soprattutto: far rivivere quello che rischia di scomparire o è già scomparso. L’evento trauma della mia infanzia è stato il terremoto in Irpinia. E poi ci sono le persone della mia terra che non sono mai partite, che vivono prigioniere nel mio paese o nel mio passato, creature silenziose che desiderano parlare al mondo.
Credo in una poesia che non se ne stia sul piedistallo come un pappagallo pigro e svogliato. Credo in una poesia che cambi la chimica di chi legge. Credo nelle parole: dense, piene come pietre. Credo nelle voci che si uniscono e formano letti di fiumi sassosi dove chi legge non possa evitare di nuotare tra i sassi.
Credo nella poesia, e forse questa è la cosa più importante.
Vorrei che la poesia facesse parte dell’esperienza quotidiana della gente. Io pubblicherei sulle tovaglie dei ristoranti, sulla carta che avvolge il pane, sugli aquiloni dei bambini …”
di Giovanna Iorio Continua a leggere