A cura di Giorgia Sensi
Later
When I’m too old for scrambling
Up and down the hills
And valleys of sex, I’ll
Rethink my position,
Look at water
Under a microscope,
The study of clarity;
Float pollen in its lens
Till the nuggets and shields
Come clean
As Trojan gold. I’ll enjoy
The facelessness
Of that; the worth
Of nothing. Then
I might take silence
In sunlight,
Listening for its hiss
In interstices
Of leaves. I’ll sit
With the surface
Of a white page,
And think of cleanness
In a mind prepared to leave.
Everyone else
Will carry on
Living with the red shift,
Each believing of the other:
“He is saying goodbye.”
Dopo
Quando sarò troppo vecchio per scorrazzare
su e giù per i monti
e le valli del sesso,
rivedrò la mia posizione,
osserverò l’acqua
al microscopio,
studio della chiarezza;
farò galleggiare il polline nella lente
finché pepite e scudi
non brilleranno
come oro di Troia. Godrò
di quella impersonalità;
del valore
del nulla. Poi
potrei prendere il silenzio
alla luce del sole,
ascoltarne il sibilo
tra gli interstizi
delle foglie. Siederò
con la superficie
di una pagina bianca,
e penserò alla pulizia
di una mente pronta ad andarsene.
Tutti gli altri
continueranno
a vivere con il red shift,
e ciascuno penserà dell’altro:
“Sta prendendo commiato.” Continua a leggere