Nato a Ravenna nel 1934, Eugenio Gino Vitali è autore di numerose opere poetiche edite a partire dal 1965 (“Concerto Atomico”, per le edizioni Cappelli, gli valse nel 1984 la vittoria al Premio speciale Dino Campana e “Testata d’Angolo”, per le Edizioni dell’Orso, quella al Premio Internazionale Moncalieri nel 2006); il suo poemetto “Cantai la vita” appare nell’Almanacco dello Specchio 2010-2011 della Mondadori.
Le sue liriche sono tradotte in Francia, Germania, Polonia, Repubblica Ceca e negli Stati Uniti.
Vitali ha raccolto i consensi formali della più alta critica italiana, da Maria Luisa Spaziani a Giorgio Barberi Squarotti a Roberto Roversi (due le raccolte di Vitali uscite per i tipi della “Libreria Palmaverde”).
Tra il ’69 e il ’70, Vitali sorprese l’Europa con il Libro d’Affissione, manifesti in formato elefante con cui tappezzò di poesie i muri delle grandi città italiane, dal Veneto alla Sicilia, un’operazione inedita per l’epoca e che aprì la strada a fenomeni imitativi, nel nostro paese e all’estero. Continua a leggere