“Scrivere un libro di poesia significa sempre fare i conti con la storia, quella personale e quella della forma che configura l’esperienza, la mette quasi in trama e la rende più leggibile di quanto non fosse, per così dire, dal vivo… È sotto questa costellazione che si colloca il libro di Stefano Carrai”.
Niccolò Scaffai
da “La traversata del Gobi”, di Stefano Carrai, (Nino Aragno Editore, Torino 2017)
Intermittenza
Per un fiasco che ho visto
sgraziato
non abbastanza panciuto
vestito di brutta paglia sintetica
mi sono ritrovato
nel nostro magazzino
fatti i compiti attaccavo etichette
e mettevo sui colli
sigilli di stagnole colorate…
Ma il tempo sleale
babbo
ti aveva surclassato
con la novità del supermercato
dall’emarginazione ci salvò
l’unico membro tuo che non sia
seppellito con te
la tua gamba amputata
buttata ancora calda
dai guardiani di Schweinfurt
tra i rifiuti
per legge
ti assicurò l’impiego
mi garantì gli studi.