Allegro, Andante… entrammo nei miracoli:
la pietra scesa dai cavalcavia
tramontò sotto un verso –
dove credeva il male di arrivare e l’epoca
presente, le maree? ma tu eri nato
per questo, per discernere le foglie
vecchie le foglie verdi
così commiste.
E si era al nono mese
già dal concepimento del sereno,
da noi sotto il diluvio –
qualcuno disse: «è bene che le stringhe
scompaiano, che perdano esistenza –
bene che tu apra la pupilla, il corpo
goffo che viaggi, miri l’universo.»
E fu così: nascesti.
Il resto è tramontato sotto un verso.
Gianluca Furnari, inedito