Spring Song
The sun is warm,
and the house in the sun
is filthy:
grime like permanent fog
on the soot-framed windowpanes,
dust, imprinted with cats’ feet,
on the lid of the hi-fi,
dishes on the dresser
in a deepening plush of disuse,
books on the blackened shelves
bearing in the cusps of their pages
a stripe of mourning.
The sun is warm,
the dust motes and dust mice
are dancing.
The ivies are pushing green tongues
from their charcoal tentacles,
the fire is reduced to a
smoky lamp in a cave.
Soon it will be spring, sweet spring,
and I will take pleasure in spending
many hours and days out of doors,
away from the chores and bores
of these filthy things.
Canzone di primavera
E’ caldo il sole,
e nel sole la casa
appare sudicia:
un velo tetro come nebbia che non s’alza
sui vetri delle finestre listati di fuliggine,
polvere, picchiettata di zampe di gatto,
sul coperchio dell’hi-fi,
piatti sulla credenza
nella soffice garza dell’abbandono,
libri sugli scaffali anneriti
i bordi delle pagine
portano una fascia a lutto.
E’ caldo il sole,
polvere e acari
vi danzano.
Le edere proiettano lingue verdi
dai tentacoli di carbone,
il fuoco è ormai
una lampada fumosa in una grotta.
Presto primavera verrà, la dolce primavera,
e assaporerò con gioia
lunghe ore e giornate all’aperto,
lontano dalle pretese noiose
di queste sordide cose. Continua a leggere