Sono passati trentacinque anni dalla morte di Libero de Libero. Del poeta, nato a Fondi, alcuni studiosi hanno scritto occupandosi dell’esistenza tormentata da misteriose vicende personali, prima di tutto, ma anche delle poesie edite e inedite lasciate in eredità. Un’eredità che però resta ancora sconosciuta a molti lettori.
Chi invece prova continuamente a renderla nota, analizzando l’intera bibliografia del narratore fondano, è Leone D’Ambrosio, poeta nato a Marsiglia ma residente da diversi anni a Latina. D’Ambrosio, profondo conoscitore dell’opera deliberiana essendosi laureato in letteratura italiana con una tesi dedicata, ha dato alla luce un importante saggio critico dal titolo “Museo. La poesia ceneriera di Libero De Libero” (pp. 122 Edizioni Ensemble, Roma, 2016). Continua a leggere