Vergine delle rocce
Già tutto sapevamo, tutto
credevamo di sapere,
ma non c’è posto stanotte non c’è verso:
specchio segreto fedele
madre di braccia morbide
madre di rocce roride
rifugio di anfratti furtivi
Beata cosa tu, alla fine
arresa alla Torre di Babele
La casa del buon pastore
Non questa volta non adesso
Non tempo greve accumulo di delirio e divieto
non pioggia acida che affina lama e omicidio
La deliziosa fattura del nido
dove le Muse a convegno allevano
crisalidi e pargoli
distillare aure di mansuetudine
e care armonie date per perse
Dietro le spalle minacce di sagome e ombre
pur sempre memore la furia del Caos
Da: O. Nesci, L. Valentini, TerreRare Le Marche. Poesie di Lorenzo Carnevali, Argalia Editore, 2020 Continua a leggere