Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino
Oggi leggiamo la poesia di Paola Loreto, che definisce la poesia “un uso particolare del linguaggio, fatto non per fini comunicativi, ma espressivi.” Il poeta, scrive Paola, “manipola il linguaggio perché vuole trasmettere quasi attraverso i sensi le proprie percezioni.” Paola scrive che “il poeta nomina come se la sua fosse la prima percezione del mondo da parte dell’uomo. Per riuscire a farlo con freschezza non può servirsi del linguaggio codificato da secoli di utilizzo di un rapporto convenzionale tra segno e significato: deve porre di nuovo questa equivalenza dall’origine. Per questo Emily Dickinson parla di una ‘Circonferenza’, nelle sue poesie, senza che noi, ancora oggi, riusciamo a indicare precisamente cosa intendesse dire: a quale oggetto del mondo si riferisse. Voleva, semplicemente, suggerirci la percezione di una dimensione, una realtà, interiore, intangibile, che è il limitare della coscienza in espansione. Continua a leggere→