È Claudio Damiani (nella foto di Dino Ignani) con “Il fico sulla fortezza” (Fazi editore) il super vincitore del Premio Letterario Camaiore 2013 – XXV Edizione.
Lo hanno deciso i voti della giuria popolare composta da cinquanta persone (votanti 47) che avevano precedentemente letto i cinque libri arrivati in finale selezionati dalla giuria tecnica. Sabato 14 settembre 2013 alle 21:30 presso l’UNA Hotel di Lido di Camaiore, a inizio della serata, i voti sono stati depositati in un’urna chiusa da ogni singolo componente della giuria popolare. Lo spoglio delle schede al termine della manifestazione, ha decretato il vincitore assoluto dopo che tutti i finalisti in concorso erano stati premiati dalla giuria presieduta da Francesco Belluomini e composta da: Corrado Calabrò, Emilio Coco, Vincenzo Guarracino, Paola Lucarini, Mario Santagostini. I giurati, che hanno seguito con viva partecipazione tutte le fasi della serata, prima di conferire il premio a ciascun finalista hanno letto la motivazione della giuria. Continua a leggere→
Anteprima editoriale a cura di Luigia Sorrentino
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Mario Benedetti, “Tersa morte”, I poeti dello Specchio, Mondadori, 2013
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E’ in uscita nelle librerie italiane, l’ultima opera di poesia di Mario Benedetti, Tersa morte. Un’opera matura, forse la più intensa del poeta friulano che scrive: “Le parole non sono per chi non c’è più”.
Qui accanto Mario Benedetti nel ritratto che comparirà sul retro del libro.
Il teatro degli spettri
di Tommaso di Dio
Mai la poesia di Mario Benedetti è stata così chiara; mai, in questo poeta, il tentativo dello stile ha cercato di essere così asservito al progetto di spartire con il lettore il senso profondo di un’esperienza estrema, dolorosa, quotidiana, comune. In questi versi, l’esperienza umana del morire è “tersa”, chiarificata. Al contrario di quanto era avvenuto nel precedente libro, “Pitture nere su carta”, qui è il tempo il protagonista occulto; il tempo che scandisce, accelera, illude, frena e si inarca sulle tappe di una consapevolezza che cresce pagina dopo pagina. Per quanto è dato all’umano vivere e all’umano scrivere, Continua a leggere→
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2dDMw8ZWzi8[/youtube]
A Seamus Heaney
di Luigia Sorrentino
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Il 16 maggio 2013 ho incontrato a Roma per un’intervista televisiva per Rai News 24 il poeta Nordirlandese Seamus Heaney, uno dei più grandi del mondo, premio Nobel per la Letteratura nel 1995, in residenza all’American Academy.
Nell’intervista che vi ripropongo integralmente, Heaney racconta la sua storia di poeta: durante gli anni Sessanta ha lavorato come insegnante e poi come Lettore alla Queen’s University di Belfast. Heaney ha specificato che i suoi primi tre libri di poesie sono stati scritti durante quel periodo. Sorpendentemente nell’intervista Heaney ha precisato che nonostante quei suoi primi tre libri, egli non si sentiva ancora poeta, anche se altri gli dicevano che lo era.
Nel 1972 Seamus Heaney lascia Belfast e si trasferisce con la famiglia a County Wicklow, nella Repubblica d’Irlanda. Nella video-intervista il poeta racconta del periodo della guerra e dei Troubles (i disordini) nell’Uslter, l’Irlanda del Nord. Citando il suo predecessore, William Bulter Yeats, Heaney ha detto che il “compito del poeta è quello di condensare in un unico pensiero realtà e giustizia“, anche se l’ha definito “un’istruzione impossibile da seguire”.
Heaney ha poi fatto riferimento a un altro suo grande predecessore, il poeta polacco Czesław Miłosz, che in una delle sue poesie si chiede: “Qual è il compito della poesia se non riesce a salvare una nazione o un popolo?”
Una risposta diametralmente opposta ma altrettanto convincente secondo Heaney la da’ il poeta russo Joseph Brodsky che diceva: “Se l’arte ci insegna qualcosa è che la condizione umana è privata“.
Secondo Heaney la poesia deve trovare la sua dimensione tra questi due opposti: il porsi costantemente la domanda “qual è il compito della poesia?” e al tempo stesso esprimere la propria condizione umana – privata.
E ancora: Heaney nell’intervista ha detto che “la lingua che si parla nell’isola di Smeraldo, in Irlanda, è storia che si è solidificata. Innanzitutto è la storia di una lingua perduta, il gaelico, divenuto dal XVII secolo in poi, l’inglese, ma non solo… anche lo scozzese, con l’arrivo dei coloni presbiteriani sempre nel secolo XVII”.
Il villaggio nativo di Seamus Heaney, in Irlanda del Nord, si chiama Anahorish, (ndr. titolo di una sua poesia contenuta in District & Circle) che in lingua gaelica significa “luogo delle acque limpide”. Ed Heaney era proprio come il suo luogo d’origine, limpido, semplice, disponibile, generoso.
E quando, quasi alla fine dell’intervista, gli ho chiesto se temeva la morte, egli ha risposto: “Penso di non aver più paura della morte. Ritengo che la letteratura mi abbia aiutato. La mitologia mi ha aiutato“.
Letture
a cura di Luigia Sorrentino
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Carlotta Pederzani ci consegna la sua opera prima di poesia “Sintesi additiva”, Edizioni La Vita Felice 2013.
Per Carlotta la poesia è il suo destino, lo ha sempre saputo, fin dalla tenerissima età, quando provava a mettere insieme piccoli componimenti che esprimevano il suo sentire. La sintesi additiva della quale Carlotta ci parla, è la poesia stessa, che striscia sotto gli usci serrati, si annida proprio là dove mai penseresti di trovarla. Nella nota che scrive Carlotta precisa che “è raro che essa porti chiarezza”. Un’affermazione forte e determinata: Carlotta sa bene che la chiarezza è sempre determinata dal suo opposto, il buio, la non luce. Ecco quindi che ciò che la poesia illumina, porta con sé sempre la sua ombra, la sua parte oscura. (Luigia Sorrentino) Continua a leggere→
Conversazione tra Doriano Fasoli e Luigia Sorrentino
A cura di Nicola D’Ugo
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Luigia Sorrentino, partenopea, è poeta e giornalista. Tra le sue raccolte di poesia figurano C’è un padre, edita da Manni nel 2003, La cattedrale, edita da Il ragazzo innocuo nel 2008, e La nascita, solo la nascita, uscita nel 2009 sempre per i tipi Manni. Alcuni suoi versi sono stati raccolti nell’Almanacco dello Specchio Mondadori del 2008. Intervistatrice televisiva, radiofonica e telematica di eminenti figure del panorama internazionale, dai Premi Nobel Orhan Pamuk, Derek Walcott e Seamus Heaney a Yves Bonnefoy, Mark Strand e altri, ha ideato e cura per Rai News 24 il blog Poesia, di Luigia Sorrentino. Attualmente lavora al Giornale Radio Rai. Autrice di programmi culturali radiofonici, quest’anno ha condotto, su Rai Radio Uno, il programma Notti d’autore. Viaggio nella vita e nelle opere dei protagonisti del nostro tempo, dando voce ai propri ospiti in studio. L’occasione di questa intervista, realizzata con Doriano Fasoli a Roma il 3 luglio 2013, è la recente uscita, per i tipi Interlinea, della sua ultima raccolta di poesia, Olimpia, che ha già ottenuto prestigiosi riconoscimenti. (Nicola D’Ugo) Continua a leggere→
Topolino passa dalla Disney alla Panini, la popolare azienda famosa per le figurine dei calciatori e numero uno mondiale del settore. Il trasferimento del fumetto cult alla società modenese è stato confermato con una nota dalla Disney Italia che parla di “un accordo preliminare per il trasferimento delle attività editoriali relative alle riviste Disney in Italia”. Insieme a Topolino, alla Panini passeranno altre riviste per bambini come Bambi e Winnie the Pooh, ma “Disney rimarrà comunque fortemente coinvolta in tutti i prodotti editoriali oggetto dell’accordo al fine di garantire il patrimonio e l’alta qualità di storie e fumetti che hanno accompagnato e divertito intere generazioni di italiani”. Continua a leggere→
Sono sei i finalisti della quarta edizione del Premio di Poesia Ponte di Legno (Brescia), Premio Nazionale per poesia edita in lingua italiana, riservato ad autori italiani e stranieri, con libri pubblicati dal primo gennaio 2011 al 30 aprile 2013 e che non siano già stati presentati a precedenti edizioni del concorso.
I poeti finalisti per l’edizione 2013 sono: Tiziano Broggiato, “Città alla fine del mondo”, Jaca Book, 2013; Emilio Coco, “Ascoltami signore”, Edizioni dell’Orso, 2012; Maurizio Cucchi, “Malaspina”, Mondadori, 2013; Francesco Filia “La neve”, Fara Editore, 2012; Luigia Sorrentino “Olimpia”, Interlinea, 2013; Alfredo Tradigo “L’orto dei semplici”, Edizioni Ares, 2013. Continua a leggere→
Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino
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Yves Bonnefoy una delle voci più importanti in assoluto della poesia del Novecento, alla soglia dei novant’anni ci presenta una nuova opera: “L’ora presente”. Nella traduzione di Fabio Scotto il grande poeta francese raccoglie poesie e prose che aprono alla meditazione attraverso una serie di immagini, brandelli di immagini e di simboli, con una lingua controllata e vigorosa, cangiante e ricca di lirismo. Tra i temi centrali dell’opera la questione dell’essere e del non essere più, del senso e della mancanza di senso, in rapporto alla realtà del nostro tempo. È un libro che prosegue, senza il minimo cedimento e con nuove acquisizioni, la ricchissima avventura di pensiero poetico dell’autore. Continua a leggere→
Premio Prata 2013: La cultura nella Basilica di Enzo Rega
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Si è dunque conclusa la VII edizione del Premio Prata che come sempre ha abbracciato diversi campi della cultura. La manifestazione ha avuto luogo la sera di sabato 13 luglio nella suggestiva cornice della arcibasilica di Maria SS. Annunziata. Giovani e preparate guide hanno illustrato ai convenuti – premiati e membri della giuria – l’importanza storica e architettonica del sito:
Appuntamento – LA CULTURA NELLA BASILICA – Sabato 13 Luglio, alle ore 20.00 si svolgerà la serata di premiazione della Settima Edizione del Premio Prata 2013 nello splendido scenario dell’ Arcibasilica Maria SS. Annunziata (Prata di Principato Ultra, Avellino).
Il Premio è curato e gestito dall’associazione Premio Prata Presidente Antonietta Gnerre; Vice Presidente Armando Galdo; Direttore Artistico Alfredo Petrillo; Presidente Onorario Claudio Damiani. Continua a leggere→
Si chiude con un’intervista al grande filosofo Emanuele Severino in onda il 27 giugno 2013 alle 0.30 su Rai Radio 1, il primo ciclo di “Notti d’autore, Viaggio nella vita e nelle opere dei protagonisti del nostro tempo” il programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino.
Emanuele Severino è nato a Brescia il 26 febbraio del 1929. La sua opera filosofica, vastissima, è raccolta in una sessantina di volumi. L’ultimo lavoro pubblicato nel 2013, “Intorno al senso del nulla”, ritorna ad una riflessione importante attorno alla quale ha ruotato tutto il suo pensiero filosofico, a partire dalla sua prima opera, “La struttura originaria” del 1958, fino a “La morte e la terra”, del 2011. E’ forse l’ultimo vero filosofo, perché parla una lingua incontaminata che esprime anche una certa durezza che non abbassa la fronte davanti a niente e nessuno pur di salvare il linguaggio della filosofia. Prendendo in prestito una sua espressione si può affermare che per Emanuele Severino la lingua è “come una nave porta con sé le alghe che le si sono attaccate alla chiglia.”
L’AUDIO CON L’INTERVISTA A EMANUELE SEVERINO di Luigia Sorrentino
Appuntamento
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Il 15 giugno 2013, alle ore 10:00, presso la Sala Giunta del Palazzo Comunale si è riunita la Giuria Tecnica del XXV Premio Letterario Camaiore, presieduta da Francesco Belluomini, (nella foto). Giuria composta da Alberto Bevilacqua, Corrado Calabrò, Emilio Coco, Vincenzo Guarracino, Paola Lucarini e Mario Santagostini.
Sono cinque i libri finalisti che verranno sottoposti alla valutazione della Giuria Popolare nell’ambito della cerimonia conclusiva di premiazione fissata per sabato 14 settembre 2013 all’interno della quale verrà designato il libro finalista.
Il Presidente Francesco Belluomini ha ufficializzato le sue scelte in merito al conferimento dei “premi speciali e menzione”.
La Giuria all’unanimità, ha espresso grande soddisfazione per l’ampia partecipazione al Premio, per l’altissimo profilo letterario delle opere presenti, nonché per la partecipazione di autori di respiro mondiale e di autrici donne. Continua a leggere→
A “Notti d’autore”, il programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino e in onda su Rai Radio1 giovedì 6 giugno 2013 alle 0:30, Gian Mario Villalta, nato in Friuli, a Visinale di Pasiano, (Pordedone) nel 1959. Laureato in Lettere a Bologna, vive e lavora a Pordenone, dove insegna in un liceo. E’ poeta, scrittore e saggista, ed è il il direttore artistico della manifestazione letteraria Pordenonelegge una delle più importanti in Italia. Nel 2011 ha vinto il premio Viareggio con la raccolta di poesie “Vanità della mente”. In una nota al libro scrive: “la morte del mondo dei dialetti non ha causato la morte dei dialetti, ma la loro migrazione, in un altro mondo, dove hanno conservato quanto potevano…”
L’AUDIO DELL’INTERVISTA A GIAN MARIO VILLALTA di Luigia Sorrentino
Nello scaffale “Pasta madre” Franca Mancinelli, Nino Aragno Editore 2013, € 10,00
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Recensione di Chiara De Luca
In “Pasta madre” Franca Mancinelli accoglie tra le mani la materia del reale per riplasmarla nel vero volto di sé e di ciò che ci circonda. Tutto in questa raccolta è metamorfosi incessante, inesausto mutamento. Il corpo della scrittura si fluidifica a inglobare l’umano, l’animale, il vegetale, il minerale, scambiandoli, mescolandoli, lasciando che il sangue degli uni scorra nelle vene degli altri, nel reciproco esondare l’uno nell’altro attraverso vasi contigui, comunicanti, dialoganti. Continua a leggere→
Il poeta nord-irlandese Seamus Heaney, uno dei più riconosciuti fra i viventi, premio Nobel per la Letteratura nel 1995, in residenza per il 2013 presso l’American Academy in Rome, ha rilasciato in esclusiva un’intervista televisiva per Rai News 24.
(ndr) Per vedere e ascoltare la versione integrale in inglese (e traduzione in italiano) vai QUI.
Seamus Heaney / credits ph. Luigia Sorrentino
Breve introduzione
Durante gli anni Sessanta Seamus Heaney ha lavorato inizialmente come insegnante e poi come lettore alla Queen’s University ed i suoi primi tre libri di poesie sono stati scritti durante questo periodo.
Nel 1972 Heaney si trasferisce con la famiglia da Belfast a County Wicklow, nella Repubblica d’Irlanda.
Nella video-intervista Seamus Heaney parla della sua poesia raccontando il periodo della guerra e dei Troubles (i disordini) nell’Uslter, l’Irlanda del Nord.
Intervista integrale a Seamus Heaney di Luigia Sorrentino
Roma, American Academy 16 maggio 2013
Seamus Heaney, lei è nato il 3 aprile del 1939 in una fattoria nella contea di Derry, a Casteldawson, primo di nove figli, in Irlanda del Nord. Lei è nato nella patria di Percy Bysshe Shelley e di William Bulter Yeats, due dei più grandi poeti del mondo. A Belfast ha frequentato un gruppo di scrittori raccolti attorno al poeta e critico Philip Hobsbaum, fra essi Seamus Deane, Michael Longley e Marie. Devlin, che divenne sua moglie nel 1965, dalla quale ha avuto tre figli.
Seamus Heaney, lei nel 1944 ha solo cinque anni quando le truppe americane entrano in Irlanda del Nord. Un evento lontanissimo nella sua memoria. La Storia si sta facendo e lei è molto giovane. Di questo evento, come di altri, si trova traccia nella sua poesia, ma la sua voce è “fuori campo”, il suo sguardo lenisce le ferite di una comunità gravemente danneggiata dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale. La sua poesia tenta una riconciliazione, anche nella memoria. Siamo nel 1944, quasi alla fine della guerra …. di lì a poco gli Stati Uniti avrebbero bombardato il Giappone con la bomba atomica lanciata su Hiroshima e Nagasaki causando più di duecentomila morti fra i civili. Una tragedia di proporzioni inestimabili incisa per sempre nel cuore del mondo.
Quando ero bambino vidi i soldati americani arrivare in Irlanda del Nord in quanto si stavano preparando ad invadere l’Europa continentale. L’esercito britannico e quello americano erano ovviamente alleati. L’Irlanda del Nord, in quanto parte del Regno Unito, era coinvolta nel conflitto bellico, e non la Repubblica di Irlanda, ma l’Irlanda del Nord, dove vivevamo noi.
Il mio primo ricordo di quell’evento è che da bambino mi arrampicavo su di un albero da cui si vedeva la strada che attraversava il nostro villaggio. Vidi la colonna di soldati che arrivarono a bordo di jeep, carri armati, veicoli blindati passare sotto di me. Allora pensavo che questo evento fosse l’ingresso del male nel paradiso terrestre, l’irruzione della modernità nel piccolo mondo dell’Irlanda rurale.
Mi ricordo anche un aeroporto militare dalle nostre parti. I piloti si stavano addestrando in vista del cosiddetto D-Day e continuavano ad arrivare degli aeroplani. Ho vissuto la guerra così, aeroplani in cielo, soldati a terra.
Un’atmosfera generale di guerra nell’aria e nell’etere, ma non avevo veramente idea di che cosa stesse succedendo e della sua gravità.
Con il tempo, nel corso della mia esistenza, ho cercato di far riemergere i miei ricordi e ho cercato di dare a loro un senso diverso. Continua a leggere→
Appuntamento
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“Conversazioni su Olimpia” di Luigia Sorrentino(nella foto di Dino Ignani) giovedì 6 giugno 2013 ore 18:00 alla Libreria Claudiana di Samuele Bernardini,in Via Francesco Sforza 16/A, Milano.
Introdurranno le “Conversazioni”, Chiara De Luca, Tommaso Di Dio e Fabrizio Fantoni, con: Nadia Agustoni, Mario Benedetti, Franco Buffoni, Luisa Cozzi, Milo De Angelis, Mario De Santis, Gabriela Fantato, Alessandra Frison, Vivian Lamarque, Franco Loi, Guido Oldani, Francesco Napoli, Viviana Nicodemo, Giancarlo Pontiggia, Mariapia Quintavalla, Luciano Ragozzino, Ottavio Rossani, Isabella Vincentini, Nicola Vitale, Angela Urbano, Maria Di Lucia e molti altri .
Letture da Olimpia di Luigia Sorrentino. Continua a leggere→
Progetto editoriale ideato e curato da Fabrizio Fantoni
con la collaborazione di Luigia Sorrentino
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Per Giorgio Cesarano
(una nota di Tommaso Ottonieri)
L’itinerario, intellettuale poetico biografico, di Giorgio Cesarano (1928-1975), è senz’altro fra i più intensi e complessi, quanto misconosciuti, nella cultura italiana della seconda metà dello scorso secolo. Milanese ma, di famiglia, appartenente alla piccola aristocrazia del Sud, arruolatosi quindicenne e tubercolotico – nell’inconsapevole esaltazione e vulnerabilità della prima adolescenza – nella famigerata X MAS (per cui praticamente non combatté, ma rischiò la fucilazione da un plotone partigiano), divenuto reporter nell’immediato dopoguerra e iscrittosi al PCI da cui fu prestissimo espulso, aderì progressivamente ai movimenti anarchico-rivoluzionari e internazionalisti, avvicinandosi alle posizioni del situazionismo Continua a leggere→
Appuntamento
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Venerdì 24 maggio a Roma alle 20:30 al Teatro dell’Orologio per la prima volta a Roma va in scena “La corsa dei mantelli” di Milo De Angelis. Regia Sofia Pelczer, video Viviana Nicodemo. Con: Lucia Landonio, Federico Chaubet e Viviana Nicodemo. Operatore Roberto Barbierato e Marta Cavallari. Montaggio Fabio Cinicola. Si ringraziano Samuele Antinori, Maria Broglio, ditta Plasteco, Fabrizio Palla, Emanuela Semenzato, Ivano Tommasi.
Sarà presente Milo De Angelis.
“La corsa dei mantelli” è un racconto fiabesco – scritto da Milo De Angelis negli anni Settanta e qui riproposto insieme a un’inedita versione teatrale – ma è anche un grande archivio di immagini e di presenze che poi nutriranno la sua poesia: la ragazza guerriera, le edicole cittadine, i campi di calcio, il gesto atletico, le palestre, tutto un mondo adolescente attraversato dal gusto della sfida e del valore.
E’ Ruggero Cappuccio drammaturgo, regista e scrittore il protagonista di Notti d’autore di giovedì 23 maggio 2013 alle 0:30 il programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino per Rai Radio1. In tutte le sue rappresentazioni Ruggero Cappuccio “ha gustato – come scriveva Marguerite Yourcenar riferendosi a se stessa – il privilegio supremo del romanziere: quello di perdersi interamente nei propri personaggi o di lasciarsi possedere da essi.” Ruggero Cappuccio ha vissuto – e vive – ininterrottamente all’interno di quei due corpi e di quelle due anime alle quali ha dato vita, in teatro, ma anche nei suoi romanzi: “La notte dei due silenzi” e “Fuoco su Napoli”. L’opera prima di Ruggero Cappuccio “Delirio Marginale” è del 1993. Già con questa opera Cappuccio si fece notare vincendo il premio IDI per la drammaturgia.
L’AUDIO CON L’INTERVISTA A RUGGERO CAPPUCCIO di Luigia Sorrentino
Appuntamento
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Comunicato Stampa a cura della redazione del TG1
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La poesia oggi in Italia che senso ha? Cosa canta? Dove si annida? Quali passioni, quali dolori, quali luoghi, quali miti la ispirano? E chi sono i poeti, i temerari che osano voli lirici impossibili nella realtà contemporanea frantumata e senza gloria?
“Non chiedere parole”, lo Speciale del TG1 a cura di Gianna Besson è un viaggio alla ricerca dei poeti contemporanei italiani. Abitano città diverse e vivono situazioni diverse. I loro nomi sono: Antonella Anedda, (nella foto), Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Valerio Magrelli, Luigia Sorrentino, Valentino Zeichen e molti altri. Continua a leggere→
Novità editoriale
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Maurizio Cucchi Malaspina Prefazione di Alberto Bertoni
Mondadori, 2013 – € 16
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Recensione di Chiara De Luca
Malaspina di Maurizio Cucchi è viaggio sorprendente nella porosità della materia, sulla scia del “folle ” Lidenbrock di Viaggio al centro della terra, ed è un’incursione negli anfratti fangosi della memoria, pur nella volontà di restare tenacemente ancorati alla superficie del presente, dove ciò che siamo si posa sui sedimenti di ciò che siamo stati e ci contiene.
Nella tensione alla nuda naturalezza dell’espressione, la lingua poetica di Cucchi si spoglia dell’inessenziale, si fa luminosa e chiara, rispondendo all’intento di “Esprimere gli umori – / anche gli umori forti – senza camuffarli. / Senza infingimenti.” Superando “l’ansia inutile di definizione”, il poeta de-scrive il mondo lasciando che siano le cose a pronunciarsi, senza pretesa di apporre un nome, di spiegare, catalogare, facendosi da parte, liberandosi da ogni maschera autoriale, nel compiacimento di esprimersi ” in prima persona / in modo diretto e libero / come ho finalmente imparato.” Continua a leggere→
Appuntamento
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Il Premio Cetonaverde Poesia, che si svolge dal 2005 nella cornice splendida di Cetona, ha ricevuto quest’anno un importante riconoscimento.
Il Premio è stato infatti ospite del Salone Internazionale del Libro di Torino, l’evento più atteso dall’intero mondo letterario ed editoriale. E proprio all’interno del Salone si è svolta la cerimonia di consegna del Premio Cetonaverde 2013 a Patrizia Valduga, (nella foto di Dino Ignani), alla quale è stato consegnato il prestigioso riconoscimento la sera di venerdì 17 di maggio alle ore 19:00 nella Sala Blu del Lingotto di Torino. Continua a leggere→
E’ stato consegnato sabato 11 maggio 2013, nel Piazzale San Rocco di Nettuno, in occasione del suo concerto, il Premio Gensini sezione Musica 2013 del NettunoPhotoFestival a Edoardo Bennato con la seguente motivazione:
“Per l’ impegno nel campo musicale e cantautoriale, che pur sostenendo che quelle della musica leggera “sono solo canzonette”, ha spaziato nelle tematiche sociali , culturali e politiche della nostra Italia con dissacrante ironia , unicità e forza espessiva. Per la presenza , con la sua originalità e la sua poetica graffiante e quasi di protesta sulla scena musicale italiana, che parte dagli ani 70 ed arriva ai giorni nostri, dimostrando che “le vie del rock sono infinite” e sanno toccare oltre che aspetti di forte denuncia , trasmessi sempre con un mezzo sorriso sulle labbra, anche le corde più profonde del cuore . Continua a leggere→
Giovedì 9 maggio 2013 a “Notti d’autore” su Rai Radio 1 alle 0:30 Luigia Sorrentino incontra Virgilio Sieni, coreografo e danzatore, uno dei più apprezzati della danza contemporanea europea.
E’ nato a Firenze, dove ha iniziato la sua formazione alla danza classica per poi approfondire la sua preparazione artistica ad Amsterdam, New York e Tokyo. Il suo percorso comprende anche lo studio di arti visive, architettura e arti marziali. Famoso a livello internazionale, è uno dei pochi danzatori capaci di aprire attraverso il movimento del corpo una riflessione che mette al centro di tutto proprio il corpo dell’uomo. La corporeità è da lui intesa come un cammino verso l’umano alla scoperta della funzione di “abitante del mondo”. E proprio con la danza Virgilio Sieni si fa portatore di quello che potremmo definire un Nuovo Umanesimo.
L’AUDIO DELL’INTERVISTA A VIRGILIO SIENI di Luigia Sorrentino
Appuntamento
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Enzo Cucchi (nella foto di Andrea Malizia) dal 7 Maggio al 30 Luglio 2013 espone alcune sue opere alla Galleria Valentina Bonomo a Roma.
In mostra alcuni lavori recenti di Enzo Cucchi, sculture e ceramiche in cui sono aggregate forme e materiali eterogenei che comunicano fra diversi generi creando lo sconfinamento da ogni forma. L’esposizione conferma che Enzo Cucchi è l’artista dell’inappartenenza.
Dopo esordi in ambito concettuale, Cucchi recupera i mezzi espressivi tradizionali, anche se stravolti e ripensati, diventando uno dei principali esponenti della Transavanguardia. Achille Bonito Oliva: “la Transavanguardia si muove sotto la forma di un’onda interna che disarticola la forma e la sottopone ad una combustione che non conosce leggi di ancoraggio”. Continua a leggere→
Appuntamento
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Presentazione a Roma del romanzo di Massimo Maugeri “Trinacria park” (Edizioni E/O). Con l’autore interviene Luigi La Rosa.
Venerdì 10 maggio, ore 18:00 Libreria Ibs Via Nazionale 254/255- Roma:
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All’interno di una piccola isola siciliana è appena stato costruito il Trinacria Park: un enorme parco tematico destinato a diventare il più importante d’Europa. La sua notorietà deriva anche dal ritrovamento di un antichissimo carteggio contenente brani di un poema epico in greco antico che narra le vicende delle tre Gorgoni. Nel corso della settimana di inaugurazione – caratterizzata da festeggiamenti a cui partecipano centinaia di celebrità – si sviluppa una terribile forma epidemica che causa la morte di decine di persone, tra cui il Presidente della Regione Siciliana e diversi vip. Si scatena il panico. Per via del sospetto di un attentato Continua a leggere→
Nadia Fusini, una delle più autorevoli studiose e scrittrici italiane è ospite di NOTTI D’AUTORE giovedì 2 maggio 2013 alle 0:30 su Rai Radio 1. Docente di letteratura inglese e critica shakespeariana all’università La Sapienza di Roma, allieva di Agostino Lombardo e di Giorgio Melchiori, i più importanti traduttori di Shakespeare in Italia, ha poi approfondito gli studi sulla letteratura americana all’Università di Harvard e successivamente sul teatro elisabettiano e Shakespeare presso lo Shakespeare Institute di Birmingham. Nadia Fusini è anche Docente presso l’istituto di Scienze Umane che ha sede a Firenze.
Nell’intervista di Luigia Sorrentino Nadia Fusini parla in anteprima del suo nuovo romanzo appena uscito con Einaudi: “Hannah e le altre”. Hannah Arendt, Simone Weil e Rachel Bespaloff. Tre donne diverse e lontane ma dotate dello stesso intuito, “dello stesso sguardo” rispetto alla violenza, al potere, alla guerra… Tutte e tre commenteranno i vantaggi e gli svantaggi del “potere”, nel senso che esse vedono con chiarezza come “per il potere” si possa rischiare di perdere qualcosa di molto prezioso : la libertà di pensare.
L’AUDIO DELL’INTERVISTA A NADIA FUSINI di Luigia Sorrentino
Appuntamento
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CITTÀ DI NOTO, Patrimonio dell’Umanità
“Noto – Il Giardino della Bellezza” dal 2 al 4 maggio 2013 PER DIRE BELLEZZA. Progetto di Luisa Mazza in collaborazione con Tiziano Broggiato
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Dal 2011 ha luogo a Noto, tra i mesi di aprile e maggio, la manifestazione “Noto – Il Giardino della Bellezza” organizzata dal Comune di Noto in collaborazione con l’Associazione Culturale Art Project, con ovvio richiamo alla magnificenza della città del barocco. Si svolge in tre giorni in cui si concentrano eventi e performance di noti autori e artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, che coinvolgono la vita stessa della città. Continua a leggere→
Giovedì 18 aprile 2013 a NOTTI D’AUTORE – in onda la notte tra il mercoledì e il giovedì alle 0:30 su Rai Radio 1 – Giuseppe Capitano. Nello still dell’intervista l’immagine di Claudio Abate: Giuseppe Capitano “Noi italiani moderni” (2008).
Nato a Campobasso nel 1974 Capitano vive e lavora a Roma. La sua sensibilità artistica è vicina a un universo poetico che allude spesso a un mondo arcaico, lontano nel tempo, ma è anche molto vicino al mondo contemporaneo. Se ne sta appartato e lavora incessantemente, soprattutto di notte. Ha un grande temperamento che lo ha subito differenziato da altri artisti della sua generazione per un suo stile, molto riconoscibile. Giuseppe Capitano è un autodidatta – non ha frequentato nessuna scuola di pittura, nessuna accademia d’arte – eppure le sue opere contengono il luogo misterioso della creazione. I lavori in canapa che realizza, sono il suo segno di riconoscimento, la sua ‘firma’… sono opere che emano calore che avvicinano chi osserva ma che mettono anche in evidenza una ricerca antropologica molto presente nel suo lavoro. Le canape di Giuseppe Capitano possiamo definirle sculture o anche anti-sculture che hanno una valenza simbolica molto forte … sono espressione di un mondo arcaico disperso e dimenticato.
L’AUDIO DELL’INTERVISTA A GIUSEPPE CAPITANO di Luigia Sorrentino
Giovedì 11 aprile 2013 a NOTTI D’AUTORE alle 0:30 su Rai Radio 1 Luigia Sorrentino incontra Emanuele Trevi, scrittore e critico italiano tra i più famosi e apprezzati. Nato a Roma nel 1964, Emanuele Trevi pubblica il suo primo romanzo nel 2003: “I cani del nulla”. Un libro considerato ormai un cult : in esso Trevi evidenzia il tratto di un nuovo modo di fare letteratura nel quale si è riconosciuta un’intera generazione, quella nata negli anni Sessanta.
La particolarità di Emanuele Trevi è quella di unire nella scrittura, vari registri narrativi: il romanzo, il saggio, la poesia, l’arte visiva, la fotografia. “Qualcosa di scritto”, la storia di un incontro impossibile con Pier Paolo Pasolini, del 2012, è il suo ultimo libro. Forse quest’opera più di tutte le altre, evidenzia l’indeterminatezza “di genere” di Emanuele Trevi che spesso dice: “A me piacciono i libri che più che raccontare, più che dare una trama, sono la traccia di una trasformazione.”
L’AUDIO DELL’INTERVISTA A EMANUELE TREVI di Luigia Sorrentino
Oggi, 4 aprile 2013 incontriamo a NOTTI D’AUTORE – la trasmissione di Rai Radio1 in onda la notte tra il mercoledì e il giovedì alle 0:30 ideata e condotta da Luigia Sorrentino- Antonio Riccardi (nella foto di Dino Ignani).
Nato a Parma nel 1962, Antonio Riccardi è uno dei più affermati poeti della sua generazione, quella nata negli anni Sessanta. E’ originario di Langhirano e vive a Sesto San Giovanni, vicino Milano. Laureato in Filosofia all’Università di Pavia lavora nell’editoria.
Fin dal suo libro d’esordio, “Il profitto domestico”, uscito nel 1996, Riccardi compie un percorso poetico unitario che lo condurrà – alla fine – a un unico grande libro, una sorta di poema epico. Per lui la poesia è un’esperienza salvifica, un luogo di autenticità, di verità, che si oppone alla dispersione e alla superficialità del presente.
L’AUDIO DELL’INTERVISTA AD ANTONIO RICCARDI di Luigia Sorrentino
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L’Associazione Gutenberg, nell’ambito della propria programmazione per il 2013, realizzerà
TerniPoesia, un Festival dedicato alla Poesia, che si terrà nella città di Terni e sarà promosso a livello nazionale. Il Festival si terrà nel mese di marzo 2013, nei giorni di venerdì 22, sabato 23 e domenica 24. Continua a leggere→
La persona che incontriamo giovedì 21 marzo 2013 a “Notti d’autore” – in onda su Rai Radio 1 alle 0:30 – è Raffaele La Capria, uno dei più affermati scrittori italiani del Novecento. Ha scritto decine e decine di libri usciti con i più importanti editori italiani. E’ nato a Napoli nel 1922 ma vive a Roma dagli anni Cinquanta. Qualche anno fa Mondadori gli ha dedicato un Meridiano con la raccolta delle sue opere più significative tra le quali “Un giorno d’impazienza”, “Ferito a morte” (che vinse il Premio Strega nel 1961) e “False partenze”. Dopo il Meridiano Raffaele La Capria ha scritto ancora una decina di libri: “L’estro quotidiano”, “L’amorosa inchiesta”, “Guappo e altri animali”, “A cuore aperto”, “Confidenziale, Lettere agli amici”, Esercizi superficiali” fino all’ultimo, “Doppio misto”.
L’AUDIO DELL’INTERVISTA A RAFFAELE LA CAPRIA di Luigia Sorrentino
Appuntamento
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Martedì 19 marzo ore 18,00 presso il caffè Mursia di Milano, verrà presentata in anteprima nazionale, la raccolta saggistica “La faraona ripiena” (ed. Mursia 2013), a cura di Elena Salibra e Giuseppe Langella, dedicata al Realismo Terminale di Guido Oldani.
Oltre ai citati protagonisti, interverranno matematici, filosofi, medici, poeti, italianisti, giornalisti, psichiatri, come: Carola Barbero, Lorena Carboni, Vincenzo Manca, Francesco Piscitello, Margherita Rimi, Luigia Sorrentino ed il gruppo Percussioni Industriali, interprete musicale del Realismo Terminale.
Ospite d’eccezione il maestro Gualtiero Marchesi, chef di fama internazionale. Continua a leggere→
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Venerdì 22 Marzo 2013 alle ore 17.00 alla libreria Arion-Ready Cavour di Roma (Viale Cavour, 255),
presentazione dei tre volumi di Cristiana Cafini: “Immagini del Giappone nel Mikado di Gilbert & Sullivan” collana Biblioteca di Sinestesie n. 5 (2012); “L’influenza dell’Oriente nel Teatro musicale Europeo di fine secolo” , collana Biblioteca di Sinestesie n. 6 (2012) con Prefazione di Piero Mioli; “A Cristiana”, collana Biblioteca di Sinestesie n. 7 (2013).
Interventi di: Angelo Favaro, Piero Mioli, Luigia Sorrentino. Coordina l’incontro Alberto Granese. Continua a leggere→
Nello scaffale, Mario De Santis
a cura di Luigia Sorrentino
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“La polvere nell’acqua” di Mario De Santis (Crocetti, 2012) ha in esergo un verso di Paul Celan, “Vi è un’ora che fa della polvere il tuo seguito”. Siamo di fronte a un’opera fluttuante, liquida, che cerca di disegnare una forma poetica, che si muove tra realismo e visione per disegnare la Storia, il paesaggio, della nostra epoca.
Intervista di Luigia Sorrentino
24 febbraio 2013
Mario De Santis qual è l’ora che fa della polvere il nostro seguito?
“L’ora della consapevolezza estrema, dello squarcio disperato che la storia ci ha consegnato ed è quella di un taglio dei ponti sia con il passato che con il futuro. Celan, che alla polvere non poteva guardare solo come metafora, avendo egli nella polvere dei forni perso la sua storia personale e biologica, ne rifà metafora di una polvere che resta polvere, osservando il proprio futuro come polvere, ovvero ciò che sarebbe seguito e a cui nessun alito divino poteva ridare vita. Per me un presente dilatato di questa fase di 900 terminale e di inizio del XXI secolo in cui stiamo alla Storia come ci può stare l’orfano senza genealogia e senza futuro.” Continua a leggere→
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L’Inner Wheel Club di Torre del Greco e la presidente Ornella Caputo-Sorrentino, presenta: OLIMPIA di Luigia Sorrentino (Edizioni Interlinea, 2013), pp. 112, euro 14. Prefazione di Milo De Angelis, Postfazione di Mario Benedetti. Interventi critici di Fabrizio Fantoni e Enzo Rega. L’autrice eseguirà letture dal libro.
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Scrivendo Olimpia, Luigia Sorrentino scrive il libro della sua vita. Olimpia punta all’essenza, tocca in profondità le grandi questioni dell’origine e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni. Ha uno sguardo lungimirante: sguardo ampio, prospettico, a volo d’aquila. Ma ha anche improvvisi affondi nella fiamma del verso. E proprio l’intreccio tra l’infinito e il mortale è uno dei motivi centrali di questo percorso. Continua a leggere→
Milo De Angelis nella prefazione di “Olimpia” (Interlinea 2013), afferma: “Scrivendo Olimpia, Luigia Sorrentino scrive il libro della sua vita. Olimpia punta all’essenza, tocca in profondità le grandi questioni dell’origine e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni. Ha uno sguardo lungimirante: sguardo ampio, prospettico, a volo d’aquila. Ma ha anche improvvisi affondi nella fiamma del verso.”[…] E aggiunge: […] “I tempi s’intrecciano, entrano in un’epopea dove tutto è così nostro da diventare remoto, tutto è così perduto da diventare presente. Olimpia riesce a esprimere questo tempo assoluto, e lo fa in modo mirabile, con architetture possenti ma anche con i guizzi fulminei della vera poesia. Tempo assoluto che contiene ogni tempo.” Un’opera della maturità, sottintende il poeta scrivendo: “Olimpia punta all’essenza, tocca in profondità le grandi origini della vita e della morte.” Chi è per te Olimpia?
“Olimpia” è l’incontro con un luogo, con un’essenza femminile, con una città, con una condizione, la condizione umana. Nel libro non vi è più nulla della città, forse non c’è più nemmeno l’umano, ma soltanto il riverbero di una voce che arriva da lontano. Tutto è irrimediabilmente sparito, raso al suolo, forse proprio per questo De Angelis scrive che “Olimpia” esprime un tempo assoluto, cioè un tempo che contiene ogni tempo. Tutto è già accaduto, è dietro di noi, ma anche davanti a noi, racchiuso in uno spazio circolare. La poesia è lì, in un’essenza viva, nitida, pulsante, è una voce che chiama a sé i suoi figli e li accresce, “in tutto ciò che siamo stati” e facendo questo percorso a ritroso nel tempo, tocca le grandi origini della vita e della morte. Continua a leggere→