Nota di Luigia Sorrentino
Leggiamo insieme cinque poesie tratte da Atlante di chi non parla dalla nuova raccolta di versi di Maddalena Lotter pubblicata con Nino Aragno Editore nel 2022.
L’Atlante del titolo rimanda al titano Atlas condannato a reggere il peso del mondo sulle spalle. Ma la figura oppressa da questa grande responsabilità, qui trova un’espressione artistica luminosa, che dà valore alla testimonianza, all’atto del testimoniare.
Maddalena Lotter con voce consapevole, a tratti sapienziale, iconica, conduce il lettore a un universo poetico che dà voce e ritmo a un teatro naturale che emerge dal silenzio. Vi si incontrano così Storie di animali grandi estinti, ma anche le voci dei campi, i faggi, la cicala, le formiche, e il cosmo, con le sue galassie e le costellazioni.
Dare voce a chi non parla è qualcosa che riguarda molto da vicino i poeti e la poesia e fa piacere constatare che questa necessità ritorna con una nuova linfa vitale, rigeneratrice, nelle nuove generazioni di poeti.
dichiarazioni spontanee
I.
Prendo coscienza troppo presto
ancora imbrigliato nelle pareti molli.
sento di conoscere lo sbadiglio
e sbadigliando ho rotto tutto
ora
c’è un prima e c’è un dopo
si sono aperte le galassie
diluite in costellazioni
atmosfere
d’albe viola, rocce e gas
mi trovo in una solitudine immensa
II.
scrivo perché il primo valore
è la testimonianza
ma non so dire con esattezza quello che vedo,
se qualcuno leggerà
sappia che anche la mia è una traduzione
non è questo quello che ho visto.
quello che ho visto prima di parlare
non viene centrato da nessun linguaggio.