Cinzia Marulli, “La casa delle fate”

Nota dell’autrice

Per circa due anni ho portato avanti un laboratorio di poesia all’interno di una casa di riposo per donne anziane. Un’esperienza che mi ha fatto conoscere da vicino la condizione della terza età, forse quella meno privilegiata, più afflitta da problemi fisici e di malattia. Le case di riposo sono luoghi dove esistono situazioni di solitudine se non addirittura di abbandono da parte di figli e parenti lontani, ma anche di figli costretti a causa degli impegni lavorativi a “ricoverare” i propri genitori non più autosufficienti o totalmente invalidi. Sono situazioni complesse, ingiudicabili, che evidenziano una condizione difficile che andrebbe gestita con grande umanità. L’idea di questo laboratorio è nata spontanea dopo un breve ricovero di mia madre presso una di queste strutture, ricovero al quale sono dovuta ricorrere perché nessuna clinica riabilitativa pubblica aveva accettato di curarla a seguito di una frattura gravissima. In questo luogo, che mia madre stessa chiamò “la casa delle fate”, ho potuto offrirle una riabilitazione che l’ha portata a camminare di nuovo, piccoli passi, ma dall’enorme significato per una persona che si ritrova a vivere con un corpo morto e alla quale sono preclusi i più piccoli e umili gesti della quotidianità. Continua a leggere

I poeti latino-americani

MESSICO. XIV ENCUENTRO DE POETAS DEL MUNDO LATINO

di Loretto Rafanelli

Forse abbiamo una conoscenza limitata dell’attuale scena latino americana, e poco certamente sappiamo anche di quella messicana, contraddistinta sicuramente da molteplici segnali, ma, per noi europei, di questo paese lontano, come degli altri di quel continente, viene da pensare a un’area geografica arretrata, ricordabile, quando va bene, solo per le antiche popolazioni (Maya, Teotihuacán, Aztechi, Toltechi, ecc.) o per alcune località di mare particolarmente alla moda, come Cancun, Acapulco, Cabo San Luca. Continua a leggere