Pina Bausch vista da Werner Lambersy

“Sotto i pesi / della rugiada del silenzio”
Pina Bausch vista da Werner Lambersy

In questo omaggio in versi alla celebre ballerina e coreografa Pina Bausch, le parole del poeta belga Werner Lambersy gocciano sul foglio e fluttuano lievi al ritmo della musica che soffia al suo orecchio dalla suggestione di sguardi e gesti che si fanno poesia. Le immagini mentali dettate dalla grazia e dall’armonia con cui Pina Bausch vola e vortica sul palco si concretizzano in figure oniriche, accostamenti inconsueti, metafore ardite quanto lo slancio delle braccia che paiono voler tutto abbracciare, con forza e dolcezza al contempo.
Allo stesso modo i versi di Werner Lambersy si ricorrono sullo spartito del foglio cercando di calcare il passo segnato da una danza che vuole riprodurre il moto degli astri lungo l’orbita di pianeti distanti, seguire la luminosa traiettoria delle comete al ritmo della musica dell’universo.
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Liliana Zinetti “Improvviso il mare”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Liliana Zinetti. Improvviso il mare
L’Arcolaio Edizioni 2012.

di Nadia Agustoni

Testi severi e controllati, ma di un dolore vivissimo, questi dell’ultima raccolta di Liliana Zinetti “Improvviso il mare” L’Arcolaio 2012, con interventi di Vincenzo Guarracino e Gabrio Vitali. Dopo la prova de “I Cipressi di Van Gogh” 2011 la voce di Zinetti è ancora più nitida e di una sincerità così insolita e composta che ci lascia per un attimo sgomenti. Sorprende lo scavo dei testi, a mio parere si sente in alcuni l’influsso di un poeta come Mario Benedetti, ed è anche questo testimonianza di una predilezione che si fa ricerca e si mette in gioco senza complessi. Filo conduttore è una distruzione avvenuta, che porta sommessamente ad esporre il proprio intimo nel suo nucleo meno difeso. Continua a leggere

Carlo Michelstaedter, Poesie

Nello scaffale: Carlo Michelstaedter
a cura di Luigia Sorrentino


Le Poesie di Carlo Michelstaedter pubblicate dalla Piccola Biblioteca Adelphi a cura di Sergio Campailla nel 1987 in prima edizione, (ripubblicate negli anni successivi fino all’ottava edizione del 2011), sono ancora troppo poco conosciute e poco lette. Eppure, si tratta di un autore eccezionale e unico nel suo genere, segnato da un’esistenza troppo breve, conclusasi tragicamente, nel 1910 con un gesto estremo, il suicidio, a soli 23 anni.

Ma chi era Carlo Michelstaedter? Qual è la sua storia? E che cosa ha rappresentato la sua opera nel panorama della cultura italiana del Novecento?
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Lawrence Ferlinghetti, “Il mare dentro di noi”

Anteprima editoriale

Lawrence Ferlinghetti, nato nel 1919 a Yonkers, (New York) è un famoso poeta statunitense, dalle origini italiane. Tra poco sarà nelle librerie italiane la sua nuova opera che coniuga pittura e poesia dal titolo “Il mare dentro di noi”, con prefazione di Hirschman, Aletti Editore.

L’uscita di questo cofanetto che racchiude il volume bilingue The Sea Within Us (Il mare dentro di noi) dell’ultimo poeta della “Beat Generation” (Ferlinghetti il 24 marzo 2012 ha compiuto 93 anni), sarà presentato in anteprima mondiale il 6 agosto 2012 nel Castello Federiciano di Rocca Imperiale (Cosenza). Nella stessa giornata si terrà anche l’inaugurazione della sua mostra personale di pittura “Sulla rotta di Ulisse“. Continua a leggere

Indignatevi! 54 morti nel nostro mare Mediterraneo

Il Mediterraneo è ormai un cimitero. Cinquantaquattro persone, meta delle quali eritree, sono morte in un ennesimo viaggio della speranza a bordo di un gommone partito dalle coste della Libia e diretto verso quelle italiane. Solo uno dei passeggeri dell’imbarcazione è sopravvissuto, un eritreo. E’ stato lui a raccontare dell’odissea, iniziata a fine giugno sulle coste libiche e che si è conclusa dopo due settimane in modo tragico.

“I forti venti avrebbero spinto indietro l’imbarcazione, un gommone che dopo alcuni giorni ha iniziato a sgonfiarsi” ha raccontato il testimone agli operatori dell’Unhcr che lo hanno incontrato. A bordo non c’era acqua e gli immigrati sarebbero morti, progressivamente, di sete e disidratazione dopo aver tentato di bere anche l’acqua salata. Continua a leggere

Il poeta dell’Infinito nel nuovo film di Mario Martone

La città marchigiana di Recanati (in provincia di Macerata) ha assegnato a Mario Martone il Premio Ludovico Alessandrini per il Cinema di Poesia 2012.

Il film su Giacomo Leopardi, prodotto dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, è attualmente in fase di sviluppo insieme a Rai Cinema. Palomar prevede l’inizio delle riprese nella seconda metà del 2013.Il prossimo film di Mario Martone sarà sul poeta dell’Infinito e sul pessimista cosmico Giacomo Leopardi , il cui viaggio nell’Ottocento italiano e nella sua antiretorica avrà come prossima tappa proprio una pellicola sull’autore di ‘A Silvia’. Continua a leggere

Poeti al Circeo

Venerdì 27 aprile 2012, a San Felice Circeo, si terrà la prima edizione di Poeti al Circeo, in collaborazione con Rai Educational.

Partecipano: Corrado Calabrò, Martha Canfield, Ennio Cavalli, Erminia Passannanti, Plinio Perilli e Luigia Sorrentino.

Voci recitanti Brunella Caputo e Davide Curzio.

All’artista Federica Petri verrà consegnato il Premio Simpatia – Gli Amici del Mare 2012.

Coordina l’incontro Eugenio Saputo.

“Con questa importante iniziativa letteraria – ha dichiarato Eugenio Saputo – il Circeo ritorna alle sue grandi tradizioni culturali. Siamo fieri di poter ospitare alcuni tra gli autori più rappresentativi della poesia contemporanea. Per Francesco Agresti si tratta di un vero e proprio ‘ritorno a casa’ dopo le passate edizioni de La Cultura del Mare.


27 aprile 2012 ore 18:00 Hotel Maga Circe, San Felice Circeo.

E’ morto Lucio Dalla, il suo ultimo amore… ‘Nani’

E’ morto. E’  morto per un attacco cardiaco a Montreaux, in Svizzera, dove si trovava per una serie di concerti. Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni.

Io ho trovato straordinaria la sua interpretazione a Sanremo. Credo che abbia dimostrato tutta la sua generosità dirigendo il giovane cantautore Pierdavide Carone in ‘Nani’ di cui Dalla è anche coautore.

ELucio Dalla era sul palco dal 1964, quando, a soli 21 anni, incise il suo primo 45 giri fino all’ultimo Festival di Sanremo. Ha dedicato tutta la sua vita alla musica entrando nell’olimpo della canzone italiana.

Dopo il festival di Sanremo, Lucio Dalla era impegnato da pochi giorni in un tour internazionale che avrebbe concluso il 30 marzo a Berlino. La tournee era cominciata a Lucerna il 27 ed era proseguita la sera successiva a Zurigo. Dopo la tappa di Montreux, in programma ieri sera, il tour prevedeva altre date tra cui Basilea, Berna, Ginevra, Lugano, Parigi, Dusseldorf, Amburgo, Brema, Francoforte, Lussemburgo, Stoccarda e Monaco, fino al tappa conclusiva a Berlino. In scena sempre.

Il tour seguiva la recente pubblicazione di ‘Questo è Amore’, doppio cd contenente alcune perle nascoste della sua sterminata discografia, e la produzione e realizzazione di ‘Nani” e altri racconti….’, il nuovo album di Pierdavide Carone. Il tour europeo era una consuetudine che si ripeteva dai primi anni Ottanta a intervalli regolari e che poneva il cantautore tra gli artisti meglio radicati tra le preferenze delle platee europee più attente. Nei concerti Dalla interpretava i più grandi successi che l’hanno reso famoso in tutto il mondo e inserito a pieno titolo nella storia della musica italiana contemporanea: da ‘Caruso’ (considerato il suo capolavoro) a ’04/03/’43’, da ‘Come è profondo il mare’ a ‘Balla balla ballerino’, da ‘L’anno che verrà’ a ‘Futura‘ e ‘Piazza Grande’.

Dalla era accompagnato da una band composta da Fabio Coppini alle tastiere, Bruno Mariani alle chitarre, Gionata Colaprisca alla batteria e percussioni, Roberto Costa al basso, Marco Alemanno nella doppia veste di attore e di vocalist insieme ad Emanuela Cortesi.
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Il poeta cinese Yang Lian ha vinto il Premio Nonino 2012

Il poeta cinese Yang Lian, (nella foto qui accanto), lo storico inglese Michael Burleigh, il teologo svizzero Hans Kung e i Contadini degli Orti di Gorizia sono i vincitori dei premi Nonino 2012. Lo ha reso noto oggi la giuria del Premio letterario presieduta dal premio Nobel per la Letteratura 2001 V.S.Naipaul.

A Lian è andato il premio internazionale Nonino, ai Contadini degli Orti di Gorizia il premio ‘Nonino Risit d’aur’, a Burleigh il premio ‘Nonino a un Maestro del nostro tempo’ e a Kung il premio ‘Nonino 2011’.

La cerimonia di consegna dei riconoscimenti avrà luogo il 28 gennaio nelle distillerie della famiglia Nonino a Percoto. Il premio è alla sua 37/a edizione. Continua a leggere

Milo De Angelis, Video-Intervista

Nello scaffale, Milo De Angelis
a cura di Luigia Sorrentino

Ho incontrato Milo De Angelis, una delle voci più decisive e accreditate della nostra poesia degli ultimi decenni, in occasione del Premio Napoli 2011. La conversazione sul suo ultimo libro, Quell’andarsene nel buio dei cortili, (Mondadori, 2010) è avvenuta al Museo di Capodimente davanti a due grandi opere di Anselm Kiefer, Mare nostrum e Hero und Leander realizzate dall’artista per una delle sale del Museo.
Il protagonista delle due opere di Kiefer è il mare, un mare-magma, oscuro, magnetico, dove si stagliano cinque navi di piombo e una in bilico sulle onde.
In quell’andarsene del buio dei cortili  “tutto/ è consegnato/ all’evidenza della fine”. Coerente con la sua meditazione lirica, il poeta ci legge con la cifra inconfondibile della sua voce quattro poesie da Alfabeto del momento, portandoci nel corpo nudo, nel vertice della prima caduta, con “il battere del sangue sulle labbra” .

Video-Intervista a Milo De Angelis
di Luigia Sorrentino
Napoli, 27 ottobre 2011

[flv]http://www.rainews24.it/ran24/clips/2011/11/milo-deangelis.mp4[/flv]

Simone Zafferani, ‘Da un mare incontenibile interno’

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

“Da un mare incontenibile interno” – Giuliano Ladolfi Editore, 2011 €10.00 – è il secondo libro di poesie di Simone Zafferani (ritratto da Alberto Guglielmi). Nella raccolta, suddivisa in sette sezioni, (sentinella impossibile, la concretezza delle stelle, tempo a levare, metafisica domestica, luogo di minore resistenza, terra, il sangue versato dal cielo) il poeta osserva la realtà contemporanea ‘dall’incontenibile oceano interiore’: “[…] Ora/ impiego il corpo a confessare/ il suo reato di non collaborare,” scrive Zafferani in una poesia. L’io poetico riscontra la distanza da ciò che vede e si ritaglia uno spazio nell’impossibilità di trovare il tempo dell’azione:  “di mattina posso diventare luce, sfiorare il marciapiede,/ farmi lamina sottilissima d’incertezza,/ deplorare e abiurare e nel rimbalzo evitare la processione/ dei tempi costretti a temporeggiare/[…] Così scrive ancora Simone in un’altra poesia, mentre lo sguardo si fa vela, risacca, e abbraccia il sottosuolo, cercando ‘una liturgia dello scambio’, o ‘un cardine di speranza’. Continua a leggere

Lampedusa in festival, l’incontro tra i popoli

Lampedusa in festival per favorire l’incontro tra i popoli. Dal 19 al 23 luglio sono 150 le opere italiane e straniere (Russia, Spagna e Francia) che parteciperanno al concorso. Oltre alla proiezioni, saranno organizzati dibattiti, concerti ed altri eventi tra cinema, arte e letteratura.

 

 

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Solstizio d’estate, il rito della luce

La Fondazione Fiumara d’Arte ha scelto il momento fortemente simbolico del solstizio d’estate per organizzare il “Rito della luce”, nel momento in cui il sole allo zenit sarà al culmine della sua inesauribile energia.

Da oggi a martedì, nei giorni delle porte solstiziali, i più lunghi dell’anno, è possibile, dal mattino al tramonto, sull’altura di Motta d’Affermo, entrare all’interno della Piramide – 38esimo Parallelo, l’opera imponente di Mauro Staccioli alta 30 metri, la cui costruzione è durata 2 anni e mezzo, che sintetizza la coesistenza degli opposti.
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Video, Derek Walcott legge ‘Nomi’

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/04/walcott-2.flv[/flv]

                                                   a cura di Luigia Sorrentino

Nel video Derek Walcott legge ‘Nomi’
Accademia Americana di Roma 17 marzo 2011

da “Isole – Poesie scelte (1948-2004)” di Derek Walcott, Adelphi Edizioni, 2009, trad. Matteo Campagnoli

La mia razza iniziò come iniziò il mare,
senza nomi e senza orizzonte,
con ciottoli sotto la mia lingua,
con un diverso sguardo alle stelle.

Ma ora la mia razza è qui,
nell’olio triste di occhi levantini,
nelle bandiere di campi indiani.

Iniziai senza memoria,
iniziai senza futuro,
ma cercai l’istante in cui la mente
fu tagliata in due da un orizzonte.

Non trovai mai l’istante in cui la mente
fu tagliata in due da un orizzonte –
per l’orafo di Benares,
per il tagliapietre di Canton,
quando una lenza affonda, l’orizzonte
affonda nelle memoria.

*

«La mia razza iniziò come iniziò il mare» dice Walcott nella poesia Nomi
Ma qual è la razza di Derek Walcott? E quando iniziò il mare?
Walcott: «Quando dico la mia razza intendo la razza caraibica che è una mescolanza di razze diverse. Nei Caraibi, sono rappresentati tutti i continenti del mondo: ci sono cinesi, siriani, francesi, africani. Dunque quando è iniziato il mare, la scopertaè iniziata anche la razza. La mia razza è la summa di tutti gli altri elementi.»

Video, Derek Walcott legge ‘Archipelagoes’

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/04/walcott-1.flv[/flv]

 

«La poesia di Walcott è adamitica nel senso che lui e il suo mondo sono usciti dal paradiso – lui, per aver assaggiato il frutto della conoscenza; il suo mondo, per ragioni storiche e politiche. “Ah, bravo terzo mondo!” esclama Walcott in un’altra poesia, e in questa esclamazione c’è molto di più che semplice angoscia o esasperazione. E’ una chiosa del linguaggio di fronte a un fallimento – non solo locale, ben più che locale – del coraggio e dell’immaginazione; è una risposta semantica all’insensata e traboccante realtà, epica nel suo squallore.»  di Iosif Bodskij

Nella foto, Derek Walcott e Luigia Sorrentino
17 marzo 2011
Accademia Americana di Roma Continua a leggere

Francesco Agresti, Al di là del mare

Francesco Agresti, già noto per la sua attività di promotore culturale e di poeta, ci presenta il suo primo romanzo, “Al di là del mare” Lepisma Edizioni, (18 euro).

“I suoi versi descrivono quasi sempre paesaggi mitici o amori superbi e sono scritti con lirismo denso di umori. Lo stesso lirismo utilizzato in questo romanzo che, scritto in prima persona, dà, all’inizio l’idea di un diario ma che poi diventa narrazione fluida e accattivante di un amore e di un’idea dell’amore.
La trama è esile e senza complicazioni di intrecci e parte da una gita ad Eboli richiesta da un professore che ha conosciuto Quasimodo e che desidera visitare i luoghi della cittadina nominata nel titolo del suo libro da Carlo Levi.
Il protagonista e il professore camminano per Eboli carichi di memorie, il primo rivivendo sensazioni ed emozioni della sua infanzia, essendo nato proprio ad Eboli, il secondo ricorrendo a ricordi letterari. Una bella esperienza che assume una dimensione particolare quando entra in Assunta, la bellissima ragazza sensibile e aerea, quasi un mito incarnatosi nelle sue fattezze.”
(… continua in libreria)

dalla prefazione, di Dante Maffia

Davide Rondoni, ‘Avere addosso Baudelaire’

“Ancora lui, come uno che si mette in mezzo alla strada con le braccia spalancate. O che per quanto resti di lato, appoggiato al muro, ha uno sguardo metallico e di fuoco, che ti inchioda passando.
Ancora Baudelaire da leggere e rileggere, cioè tradurre. E soprattutto da avere addosso come un lupo, come ali di farfalla grandiosa e tremenda che si chiudono o che si aprono sul petto.
Da avere addosso come la peste o come un ‘bacio’ sogg. di ‘cosa vuole’. Un nemico che bacia e morde forsennato. E svela il tuo volto, lettore ‘fratello’, in questa lotta. Il tuo, più che il suo volto che resta velato nel prodigio di malinconia e di furia dei versi di questo libro dall’architettura profonda e incompiuta.
Molti versi portano via, rapimenti improvvisi ancora dopo centocinquantanni. E sono come il mare che ci viene a riprendere. E anche se non ci ricordavamo di lui, del mare, ecco che ci parla urlando e sussurrando in un uomo che girava con gesti un poco rigidi e che parevano misurati, ma erano cauti perchè vestiva abiti troppo logori, che potevano sdrucirsi.”

Con queste parole Davide Rondoni introduce un’opera letteraria di rara bellezza, che ha rivoluzionato la letteratura poetica mondiale: I fiori del male (euro 18,00) di Charles Baudelaire da lui interamente tradotta per la Salerno Editrice. Questa edizione (con  testo originale a fronte) presenta un libro minuscolo, quello che in gergo si definisce ‘un tascabile’, da portare sempre con sè, come una piccola Bibbia o un Corano. Difficile misurarsi con un grande come Baudelaire, ma la nuova traduzione che ne fa Rondoni (che aveva già tradotto Baudelaire nel 1995 per la casa editrice Guaraldi) è al tempo stesso, inedita ed esemplare. Un coraggiosissimo gesto d’amore

“Persino Giorgio Caproni” scrive Rondoni nella nota al libro “ch’ebbe la pazienza di leggermi tra i primi e la ventura di incoraggiarmi a scrivere poesie, di fronte al verso di Baudelaire indietreggiò. Lui che sapeva bene cosa sia la traduzione e quali rischi comporti, si riparò in parte dietro una versione in prosa, esponendosi ad una traduzione in versi solo per alcune parti, come mostra la bella recente di quel suo lavoro travagliato (Venezia, Marsilio, 2008). ”

L’opera. Un viaggio immaginario, tragico e commovente, nell’animo umano, tra slanci amorosi e cadute nella noia e nell’angoscia. Baudelaire trova infine nell’arte – in questi versi intensi e appassionati – la bellezza che, sola, salva dal degrado del mondo.
 

Davide Rondoni ha fondato e dirige il «Centro di poesia contemporanea» dell’Università di Bologna, è poeta e traduttore, direttore della rivista di poesia «clanDestino», editorialista dell’«Avvenire» e «Il Tempo». Tra le recenti pubblicazioni: Ballo lentamente con le tue ombre (Pescara 2009); Vorticosa dipinta (Torino 2006). Ha inoltre curato, insieme a Franco Loi, l’antologia di poesia italiana Il pensiero dominante. Poesia italiana 1970-2000 (Milano 2001).

 

 

www.salernoeditrice.it