Nota di Elena Petrassi
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Forse tutti gli scrittori hanno in comune soprattutto una memoria esorbitante e feroce che li costringe a ritornare sulle storie, gli avvenimenti, le immaginazioni per raccontarle ancora e ancora, cesellando, molando, raffinando.
Forse un’altra caratteristica degli scrittori è di “non essere mai guariti dall’infanzia”.
La memoria implacabile e l’infanzia inguaribile sono state due peculiarità di Marguerite Duras, una scrittrice capace di trasformare la vita vissuta e la vita ricordata in materia incandescente della creazione e a scrivere così alcuni tra i romanzi più intriganti e poetici del Novecento. Chissà se le sarà mai venuto in mente che un giorno, oltre a essere soggetto di monumentali biografie, sarebbe state la protagonista di un romanzo bellissimo che narra la sue molteplici vite. Continua a leggere→