Alberto Toni

alberto_toni_autoritrattoLa foto di Alberto Toni è di Dino Ignani

AUTORITRATTO
da un’idea di Luigia Sorrentino
a cura di Fabrizio Fantoni
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Sono nato a Roma in via Ciro Menotti, 26, tra il lungotevere delle Armi e piazza Mazzini. I ricordi che ho di quel luogo sono legati alle zie, le sorelle di mio nonno, Ada e Anna, che lì hanno abitato fino alla fine. Noi intanto, i miei genitori ed io, ci eravamo trasferiti a Cavalleggeri, avevo, credo, due o tre anni. Ho varcato di nuovo quel portone qualche anno fa, ero in zona per alcune sedute di agopuntura. Ho cercato di ritrovarmi, come è normale, di figurarmi gli appartamenti delle zie, al secondo e terzo piano, se non sbaglio. Ma il ricordo di via Ciro Menotti è legato anche a una festa fine anni Settanta, forse a casa di Scialoja e Gabriella Drudi (un giardino d’angolo con il lungotevere), con Pagliarani che accenna una mossa di twist e James alla chitarra. A quel tempo frequentavo il Laboratorio di Elio e muovevo i primi passi in una Roma poeticamente vivissima. Continua a leggere

Biancamaria Frabotta compie 70 anni

biancamaria_frabotta_dinoignaniBIANCAMARIA FRABOTTA NELLA FOTO DI DINO IGNANI

In occasione del settantesimo compleanno di Biancamaria Frabotta, sabato 11 giugno 2016, a partire dalle 18:00, a Roma, presso Empiria, Paolo Di Paolo presenta “RISATELLE” (ed. Empiria, 2016) di BIANCAMARIA FRABOTTA & BRUNELLO TIROZZI. Il libro è stato realizzato con i Collages originali di Bruno Conte.
Alla chitarra Simone Nebbia. Continua a leggere

Elio Pecora compie 80 anni

elio-pecoraLa chiave di vetro apparve nel 1970 come un’opera decisamente insolita, seppure in linea con l’idea di antinaturalismo e di svecchiamento invocata dalle avanguardie. Era un testo che guardava all’Europa, direttamente e senza mediazione alcuna: lo sguardo dello scrittore si apriva alla contaminazione, e questa, che rimane oggi il punto di forza più convincente di quell’esordio, nonché la struttura evidente del libro, fu con ogni probabilità anche la causa di un’incertezza, sul piano della ricezione. […] Non c’è alcun soggetto in fiamme, ma il ritorno pieno, e problematico, di quello che Debenedetti aveva definito «il personaggio uomo».

Dalla nota di Roberto Deidier Continua a leggere