Sono qui, uguale
in tutto a tutti noi,
in questo bizzarro oscillare
di umori nuovamente strani
e osservo dal balcone la via,
il giallo della casa dove un tempo
era la casa del Petrarca, il genio
della parola limpida, della parola
che parla, che ci parla e da lontano
nelle epoche, ancora, nel suono
ci conforta nel suo umano miracolo,
nella bellezza che non muore
in quella strenua verità del dire
senza gridare. E nella sua musica
che ci coinvolge nella meraviglia
e nell’armonia di un’adesione,
gli uni per gli altri senza vane
tensioni, in una domestica
giornata di pensieri e poesia, di ascolto
della parola d’arte, profonda
e insieme semplice, da perlustrare,
amorevolmente, come formichine
attente, su e giù per i versi e le righe
e per gli umani silenzi,
con la fiducia nella parola che davvero
parla alla nostra mente, perché la vera
poesia è la parola che non mente. Continua a leggere