Jolanda Insana, “Frammenti di un oratorio”

Jolanda Insana, credits ph Dino Ignani

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accurrìti accurrìti gente
me figghia me figghia
portate una scala
me figghia
’na scala ’na scala
pigghiate me figghia
accurrìti accurrìti
u focu u focu
sa mancia
viva
a fini du munnu
a fini da so vita
viniti curriti
’na scala
tièniti tièniti
figlia

***

scanto
scanto grande
e mascelle serrate
narici aperte per assecondare il respiro
strette le chiappe per darsi un contegno
molli le gambe nel sobbollimento
di terra e mare
e gli occhi aggrottati
nel boato
finita
è finita la vita
ma riprende a fiatare
disserra la bocca
si tocca la testa
con due dita si carezza le guance e trema
non sa cosa c’è dietro la porta
di lì è passata la morte

***

impazzirono
e avevano sete
e non avevano acqua
e nudi correvano
alle finestre senza vetri
al balcone franato
con gli occhi insanguinati
in pianto Continua a leggere

Jolanda Insana, in memoria di te

                                                                                                 Jolanda Insana

Jolanda Insana è nata a Messina nel 1937. Laureatasi in lettere, si è trasferita nel 1968 a Roma, dove è vissuta fino alla scomparsa nel 2016. Ha pubblicato le raccolte: Sciarra amara (Guanda, 1977), Fendenti fonici (Società di poesia, 1982), Il collettame (Società di poesia, 1985), La clausura (Crocetti, 1987), Medicina carnale (Mondadori,1994), L’occhio dormiente (Marsilio, 1997), La stortura (Garzanti, 2002), La tagliola del disamore (Garzanti, 2005), Tutte le poesie 1977-2006 (Garzanti 2007), Satura di cartuscelle (Perrone, 2008), Frammenti di un oratorio per il centenario del terremoto di Messina (Viennepierre, 2009), Turbativa d’Incanto (Garzanti, 2012). Attualmente le poesie di Jolanda Insana si trovano nel volume garzantiano del 2007 Tutte le poesie (1977 – 2006). Si è dedicata inoltre alla traduzione di vari classici greci e latini, tra cui Saffo, Plauto, Euripide, Alceo, Anacreonte, Ipponatte, Callimaco, Lucrezio, Marziale; e del medievista Andrea Cappellano. Continua a leggere

Addio a Jolanda Insana

jolanda-insanaLa poetessa Jolanda Insana era nata a Messina il 18 maggio 1937 ma viveva a Roma dal 1968. Si è spenta oggi, 27 ottobre 2016. La notizia della scomparsa è stata diffusa nel corso dell’incontro alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma con il poeta e scrittore Giuseppe Conte.

“C’è qualcosa di antico nella poesia della Insana”, scriveva il poeta e critico Giovanni Raboni, “di solennemente proverbiale e al tempo stesso di violentemente, intrepidamente esposto (tramite un continuo lavorio di ibridazioni lessicali e timbriche) alle vicissitudini e ai disastri della contemporaneità.” Una parola poetica “morsa dalla fame” nella quale è racchiusa “l’infermità del corpo e l’infermità della nazione.”

Da: Frammenti di un oratorio, (Viennepierre, 2009)
Opera di Jolanda Insana pubblicata in occasione del centenario del Terremoto di Messina del 28 dicembre 1908.

accurrìti accurrìti gente
me figghia me figghia
portate una scala
me figghia
’na scala ’na scala
pigghiate me figghia
accurrìti accurrìti
u focu u focu
sa mancia
viva
a fini du munnu
a fini da so vita
viniti curriti
’na scala
tièniti tièniti
figlia Continua a leggere

Tiziano alle Scuderie del Quirinale

Anteprima

Una grande mostra antologica su Tiziano, uno dei più grandi geni artistici del Cinquecento a cura di Giovanni C.F. Villa – sarà visitabile a Roma alle Scuderie del Quirinale da febbraio a giugno 2013.

Tiziano veramente è stato il più eccellente di quanti hanno dipinto: poiché i suoi pennelli sempre partorivano espressioni di vita.
(Marco Boschini, 1660)

Nel ritratto Flora, opera esposta alla Galleria degli Uffizi a Firenze. Continua a leggere

Addio ad Antonio Garzya, illustre storico e filologo

Lo storico e filologo Antonio Garzya, illustre rinnovatore degli studi sull’impero bizantino, è morto a Napoli all’età di 85 anni. L’annuncio della scomparsa è stato reso noto dall’Associazione italiana di studi bizantini, di cui è stato fondatore ed era presidente onorario. Professore emerito di letteratura greca nell’Università di Napoli Federico II, Garzya era stato vicepresidente della Association Internationale des Etudes Byzantines che ha sede a Parigi, dove aveva anche insegnato. I suoi saggi di storia della lingua e di storia della cultura bizantina, a partire dal IV secolo d.C. hanno conosciuto un indiscusso riconoscimento internazionale. (La foto di Antonio Garzya è del 2007 ed è stata esposta nella Galleria dei ritratti dell’Accademia di Atene.) Continua a leggere

Biancamaria Frabotta, “Concerto per voce sola”

Da mani mortali, di Biancamaria Frabotta
A cura di Luigia Sorrentino

Il 28 febbraio 2012 alla Libreria Koob di Roma Biancamaria Frabotta in occasione dell’uscita della sua ultima raccolta di versi Da mani mortali  (Mondadori, Milano 2012) ha tenuto un Concerto di poesie per voce sola. Ognuno dei quattro tempi del concerto era preceduto dalle introduzioni critiche di Carmelo Princiotta che vi ripropongo in questo blog.

Da mani mortali è un itinerario nella vita attiva. Biancamaria Frabotta apre infatti il suo nuovo libro di poesia con Gli eterni lavori. Il racconto della coltivazione di un campo (con dietro il grande modello delle Georgiche) si unisce a una meditazione laica sul Secretum di Petrarca, a un’interrogazione sui rimedi. La viandanza trascolora nel pendolarismo fra città e campagna, fra il luogo della storia e della norma, delle nostre normalità anche alienanti, e il luogo di una natura lavorata con fatica, dunque tutt’altro che evasiva. Viene corretto, tra l’altro, l'”ottimismo” virgiliano, in base al quale l’ostinato lavoro vince tutto. Quando in campagna si porta con sé la città e viceversa, nella tratta fra Roma e la Maremma, il passo può risentirne: «So da quale piede zoppichi» sono le parole pronunciate da Agostino contro Francesco nel Secretum e riportate in epigrafe agli Eterni lavori, anche se per essere rovesciate al loro interno. Nel Secretum si tratta di una zoppia morale, causata dal dissidio fra la gloria e la virtù, negli Eterni lavori è piuttosto un’infiammazione sentimentale, dovuta al conflitto fra stoicismo e nostalgia. Continua a leggere

Arte e Poesia, A Palermo le avanguardie russe

Dal 3 dicembre 2011 al 20 marzo 2012, nello spazio espositivo dell’Albergo delle Povere di Palermo, sarà allestita, con l’organizzazione della Regione e di Civita, la mostra sulle “Avanguardie Russe”, curata da Andrey Sarabyanov e Giulia Davì, per ripercorrere il percorso che rintraccia i legami e le influenze fra il mondo artistico russo e quello occidentale.

L’esposizione è costruita attorno ad alcune opere fondamentali: “L’informale e Mosca. Piazza Rossa” di Kandinsky; “Quattro quadrati” di Kazimir Malevich; “Architettura pittorica” di Lubov Popova; “Nero su nero” di Aleksandr Rodchenko; “Aeroplano sopra il treno” di Natalia Goncharova; “Venere di Katsapi” di Mikhail Larionov; “Natura morta” di Ilya Mashkov; “Paesaggio. Chiese. La Nuova Gerusalemme” di Aristarkh Lentulov; un bozzetto in acciaio e legno della Torre della III Internazionale di Vladimir Tatlin, proveniente dal Rosizo State Museum and Exhibition Center.Tra le opere mai esposte in Italia, “Piazza della Signoria a Siena” di Piotr Konchalovsky; “Natura morta. Stoviglie di una trattoria” di Vasily Roshdestvensky; “Ritratto di un poeta” di Ilya Mashkov; “Donne con rastrelli” di Natalia Goncharova; “Modella nuda con tappetto asiatico sullo sfondo” di Aleksandr Kuprin. Con la mostra su Antonello da Messina a Mosca e con quella sulle Avanguardie Russe a Palermo, la Regione ha partecipato al programma di iniziative predisposto dal Comitato nazionale, presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e coordinato da Giuliano Urbani.

Il progetto Italia-Russia ha coinvolto più di cinquanta istituzioni pubbliche e private italiane con dieci sezioni, oltre cento grandi eventi, più di mille iniziative fra mostre d’arte, cinema, musica, teatro, design, letteratura, sport, creatività ed eccellenze italiane per portare in trentadue città russe il meglio del nostro Paese.

Programma Milanesiana 2011

La Milanesiana 2011
a cura di Elisabetta Sgarbi

 

 

 

 

 

 

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