Ugo Piscopo, Idilli napoletani

Nello scaffale, Ugo Piscopo
a cura di Luigia Sorrentino

Nel titolo di questo libro di Ugo Piscopo “Idilli napoletani”  (sottotitolo: Il possibile che diventa impossibile) vibra e scorre il palpito di un sorriso ironico. Nel testo la chiave di lettura è infatti l’ironia, il grottesco è la nota fondamentale – verso tutto e tutti, compreso il se stesso – coinvolto dalla città in un gioco di scambi, di straniamenti, di perdite di identità.

Che Napoli abbia perduto la propria identità è infatti oggi, forse il tratto fondamentale della città e certo non è una novità.  Il fenomeno riguarda il ritmo travolgente di cambiamenti del mondo moderno. E’ necessario dunque, “tenersi sotto osservazione” e capire se ciascuno, nel proprio piccolo, possa fare qualcosa di “più umano”. Consapevoli che la vita è un appuntamento con  l’istante, sul filo di una perdita. Questo l’invito, soffuso e malinconico del libro. Continua a leggere

Le ‘Mille e una notte a colori’ di Marc Chagall

Dopo le ‘Favole’ di La Fontaine e la ‘Genesi’, le ‘Mille e una notte a coloro’ chiudono un trittico prezioso di opere letterarie, le più grandi di tutti i tempi, illustrate da Marc Chagall.
Era stato l’amico Ambroise Vollard, gallerista editore e mecenate, a proporre a Chagall di illustrare le favole di La Fontaine e i libri della Bibbia. E fu ancora Vollard, alla fine degli anni venti, a suggerirgli di affrontare anche la sfida delle ‘Mille e una notte’.
Dopo un primo abbozzo, all’inizio degli anni trenta, il progetto si interruppe. L’artista era insoddisfatto dei procedimenti di stampa a colori allora disponibili. E fu solo una quindicina di anni dopo, negli Stati Uniti, grazie all’incontro con lo stampatore newyorkese Albert Carman, che Chagall riuscì a realizzare la vecchia idea, portandola a compimento nel 1948.

 

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