Mario Benedetti, da “Umana gloria”

Che cos’è la solitudine.

Ho portato con me delle vecchie cose per guardare gli alberi:
un inverno, le poche foglie sui rami, una panchina vuota.

Ho freddo ma come se non fossi io.

Ho portato un libro, mi dico di essermi pensato in un libro
come un uomo con un libro, ingenuamente.
Pareva un giorno lontano oggi, pensoso.
Mi pareva che tutti avessero visto il parco nei quadri,
il Natale nei racconti,
le stampe su questo parco come un suo spessore.

Che cos’è la solitudine.

La donna ha disteso la coperta sul pavimento per non sporcare,
si è distesa prendendo le forbici per colpirsi nel petto,
un martello perché non ne aveva la forza, un’oscenità grande.

L’ho letto in un foglio di giornale.
Scusatemi tutti. Continua a leggere

Barbara Herzog, da “Se non nel silenzio”

Barbara Herzog (foto d’archivio)

Noël
non era stato quello il nome
dato dalla mamma
ma dopo i flutti
intoccati da Natale
era sembrato l’unico nome
giusto per lui

affidato allle braccia che spuntavano
dal salvagente
traghettato lungo la  morte
a terraferma incerta
solo

non saprà
l’ultimo respiro
la speranza prima di morire
morte non realizzata
accettabile più di quella vita
soltanto per lui

Poesia tratta da: “Se non nel silenzio“, L’arcolaio, 2015

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Giovanni Tesio, "Il canto dei presepi"

canto_presepi
Dalla nota di introduzione di Giovanni Tesio
Un amico severo e avvedutissimo mi dice che non approva i miei Natali, o perlomeno che non trova spiragli per qualche sua utile considerazione. Mi dice che non c’è agiografia ma invece una miscela agghindata di scherzo affettuoso e di ironia e che quel «cucciolo malcapitato» stramazza sotto gli elogi e gli omaggi, «vezzeggiato invece che già pronto a latitanza, inseguito da prossima strage di coetanei». E mi dice poi che quella stalla con le bestie «non è stanza d’albergo panoramica, ma un posto di barcone alla deriva». Continua a leggere

Alessandra Nicita, “Arrivò l’amore e non fu colpa mia”

“Contraddizione, la sostanza che più apprezzo in un lavoro letterario.
Mentre te ne stai saldo e sereno sull’altalena tra te e tutto quello che non sai, hai imparato a convivere con i tuoi dubbi a tal punto che essi stessi ti mantengono in equilibrio. Eppure sono proprio i dubbi che cerchi disperatamente di annullare. E allora precipiti senza alcun contrappeso. Dove?

Questo libro è un bellissimo, rocambolesco e garbato viaggio attraverso tutto quello che sai, ma non sai di sapere.”

Maksim Cristan

Alessandra Nicita è scrittrice, poetessa, cantautrice, musicista, psicologa e psicoterapeuta. Dopo Sono stata molto delusa dai mirtilli, scrive Arrivò l’amore e non fu colpa mia, cui è allegato il cd musicale Spegni la luna.

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Arte e Poesia, “Carta Canta”

Arte e Poesia
a cura di Luigia Sorrentino

A Roma, la diagonale/libreria (via dei Chiavari, 75) presenta CARTA CANTA a cura di Giuseppe Ussani d’Escobar. In esposizione opere su carta di artisti moderni e contemporanei e multipli. Dal 13 dicembre 2012 al 31 gennaio 2013

E la Carta Canta……..
a cura di
Giuseppe Ussani d’Escobar

“Dovevo avere circa dieci anni quando mia madre mi condusse con lei a visitare un istituto per ciechi. Succedeva a Roma… In una grande stanza sorprendemmo due bambini che stavano disegnando freneticamente. I fogli di carta erano pieni di piccoli segni neri, una sorta di misterioso alfabeto, così vibrante e vivo che ne fui profondamente scosso…In qualche modo capii che il disegno non riproduce necessariamente qualcosa di visto ma può anche esprimere qualcosa che è in noi stessi, forse la tensione di un essere umano immerso nella realtà” (Capogrossi, catalogo The New Decade: 22 European Painters and Sculptors, The Museum of Modern Art, New York 1955). Continua a leggere

Convegno su Giorgio Caproni & programma

Appuntamento

L’opera letteraria di Giorgio Caproni nel centenario della nascita.

Roma, lunedì 16 aprile 2012 alle  9:30 Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani. Palazzo Mattei di Paganica, Sala Igea (Piazza della Enciclopedia Italiana, 4).

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Bicentenario della nascita di Dickens, celebrazioni in Gran Bretagna

La Gran Bretagna si prepara a festeggiare il bicentenario della nascita di Charles Dickens, uno dei più celebri scrittori della letteratura inglese i cui romanzi sono diventati dei classici intramontabili.  Previste celebrazioni in tutto il paese, compresa una festa in strada nella città di Portsmouth, sulla costa sud dell’inghilterra, dove Dickens nacque il 7 febbraio del 1812.

L’attore Simon Callow, (nella foto http://flickr-scotland.blogspot.com/2010/08/edinburgh-international-book-festival.html) interprete del film “Quattro matrimoni e un funerale” e autore di una biografia di Dickens, condurrà le celebrazioni a Portsmouth, dove domani leggerà durante una funzione in chiesa alcune pagine di “David Copperfield”, il suo romanzo più conosciuto uscito nel 1850, ispirato al lavoro in una fabbrica di lucido da scarpe che fu costretto a svolgere quando era ancora un ragazzo.

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Musei, due giorni aperti gratuitamente

I luoghi d’arte statali, musei ed aree archeologiche, anche quest’anno resteranno aperti, gratuitamente, il giorno di Natale e il primo gennaio del 2012.

Per l’occasione, che ha lo scopo di “promuovere ed incentivare la conoscenza del patrimonio culturale” – spiega la nota del ministero dei Beni culturali – saranno anche ”organizzati eventi e offerte culturali differenziate (mostre, manifestazioni, visite guidate, visite a tema)”. Continua a leggere

Truman Capote, “Ricordo di Natale”

Nello scaffale, Truman Capote
a cura di Luigia Sorrentino

Truman Capote Ricordo di Natale, con illustrazioni di Beth Pech.

Un inno all’amicizia tra le generazioni, nell’America degli anni Trenta. Una storia che va dritta al cuore dei lettori di ogni età.  Buddy e Sook, amici per la pelle, a dispetto di tutto e tutti. E sì, perché Buddy ha solo sette anni e Sook, beh, qualche decina di più – Buddy sa solo che è una sua lontana cugina, ma quello che conta è che è una mattacchiona, sempre pronta a scherzare e a costruire aquiloni – la loro comune passione. Buddy non ha nessun altro al mondo, Sook nemmeno – eccetto quel manipolo di parenti brontoloni che vivono nella loro stessa casa, e li trattano sempre male; forse proprio per via di quella loro irrituale complicità, e magari anche perché loro due sono le pecore nere della famiglia, i parenti poveri. Quello che è certo è che Buddy e Sook si vogliono un gran bene e che ogni anno, quando si avvicina Natale, vanno insieme nel bosco a raccogliere le noci e a comprare un po’ di whisky da quell’indiano burbero e corpulento, per preparare tante torte. Una volta pronte, coi loro risparmi, le spediscono alle persone più disparate, che suscitano la loro ammirazione: il Presidente Roosevelt, per esempio.

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