Pulitzer per la narrativa: una svolta epocale?
di Nicola D’Ugo
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Pomeriggio grigio a New York il 16 aprile. Seguito dal gelo diradante nella notte buia. Non toccava le case, né le strade della Grande Mela, ma espandeva i suoi fini tentacoli nelle sale dove erano stati appena annunciati i vincitori del Premio Pulitzer, nelle stanze ronzanti delle case editrici sparse qua e là oltre gli Appalachi e le sconfinate radure d’America, dei giornali brulicanti, dei tanti scrittori che speravano di poter vedere il proprio nome o quello del proprio editore tra i finalisti, se non di ambire ad un riconoscimento troppo importante per essere anche solo sperato. Continua a leggere