Gabriella Valera Gruber
Conversazione con Gabriella Valera Gruber
A cura di Luigia Sorrentino
La promozione culturale è la tua principale attività. Da circa vent’anni, con la collaborazione di Ottavio Gruber, porti avanti due eventi di rilevanza planetaria che coinvolgono soprattutto i giovani under 30: il Concorso Internazionale di Poesia Castello di Duino e il Forum Mondiale dei Giovani “Diritto di dialogo”. Entrambi si tengono annualmente nella città di Trieste, dove vivi e hai insegnato fino all’anno scorso “Critica e Storia della Storiografia” nell’Università di Trieste.
Come sono nate queste due impegnative attività?
Innanzi tutto lasciami esprimere una certa emozione nel rispondere alle domande che mi porrai in questa intervista.
Mi piace cercare, anche in quello straordinario luogo di incontri che è il web, i nomi di “Maestri”, per trovare, oltre le loro produzioni, quanto hanno espresso informalmente: nelle interviste appunto, o nelle note autobiografiche; cerco quelle parole che un uomo dice più a sé stesso che all’intervistatore come se fosse chiamato a “rispondere” della sua vita e delle sue scelte, chiedendosi quale piccolo seme germoglierà dalla sua semina e guardando il futuro che gli sta davanti non come astratto tempo che non gli appartiene ma come campo assolato.
Ora tu mi chiami a “rispondere” e mi impegni subito con una domanda assai complessa.
Il lavoro di promozione culturale negli ultimi venti anni ha davvero modificato la mia vita. Eppure non potrei dire a cuore leggero che la promozione culturale è la mia principale attività, benché forse appaia o sia apparsa tale.
In tutti questi venti anni in cui sono stata coinvolta “sul territorio”, ed “esposta” sempre sul terreno di incontri pubblici, dibattiti, festival, letture, con tutto il corrispettivo di lavoro di preparazione e necessario impegno fisico, non ho mai cessato di essere, nel mio profondo e principalmente, una storica e docente universitaria che non sopravvivrebbe senza fare ricerca scientifica. E nello stesso tempo senza scrivere e leggere poesia. Continua a leggere→