Opere Inedite, Maria Rosa Panté

Oggi a Opere Inedite ospitiamo le poesie di Maria Rosa Pantè, dallo sguardo diretto, chiaro, come le sue poesie. Maria Rosa ammette, come molti altri del resto, di aver iniziato a scrivere le prime poesie da adolescente: “me le ricordo ancora erano piene di dolore per i mali del mondo, piene di sacrosanta indignazione e di qualche guizzo premonitore di ironia.” Poi però Maria Rosa ha smesso pensando che fosse la sua, una decisione irreversibile. E spiega che lo studio e il lavoro di insegnante le hanno fatto amare i giganti della poesia, di un amore ‘passivo’ . 
Maria Rosa scrive: “Mi precludevo la poesia perché i modelli erano troppo grandi e facevano paura. Ma il silenzio non era dovuto solo a questo, bensì anche alla vita mia interiore, per lunghi anni chiusa, ingabbiata, preoccupata di mantenere un equilibrio che si è rotto a un certo punto e ha rivoluzionato, attraverso anche qualche travaglio, la mia vita. Liberandomi, almeno dal punto di vista poetico.” Continua a leggere