COMMENTO DI FEDERICA GIORDANO
Non tutti sanno che Paul Klee non era soltanto un pittore. Klee si è interessato anche di musica e poesia scegliendo, infine, di dedicarsi prevalentemente alla pittura. La ricerca poetica di questo autore è tuttavia tutt’altro che “accessoria” rispetto alla sua principale attività di pittore, presentandosi come una sorta di territorio omologo all’arte figurativa, uno spazio di indagine alternativo ed ulteriore che gli consentì di penetrare i meccanismi formali della creazione cosmica. Sia essa letteraria, musicale o iconica, l’arte di Klee appare animata dal desiderio di individuare le forme elementari e archetipiche, quella struttura della realtà che prescinde il tempo. In una celebre pagina di diario, Klee scrive “nel mondo terreno non mi si può afferrare poiché io abito bene sia tra i morti che tra i non nati. Più vicino del consueto al cuore della creazione eppure, ancora non vicino abbastanza”.
Wahre Anekdoten
Einer
dem in gröβten Schmerz
ein Raubtiergebiβ wächst.
Einer Art Schiffbruch muβ das sein,
wenn einer alt ist
und sich noch über etwas aufregt.
Aneddoti veri
A chi
nel più grande dolore
crescono denti di animale feroce.
Deve essere una specie di naufragio,
quando un vecchio
si altera ancora per qualcosa. Continua a leggere