La poesia di Paul Klee

PAUL KLEE

COMMENTO DI FEDERICA GIORDANO

Non tutti sanno che Paul Klee non era soltanto un pittore. Klee si è interessato anche di musica e poesia scegliendo, infine, di dedicarsi prevalentemente alla pittura. La ricerca poetica di questo autore è tuttavia tutt’altro che “accessoria” rispetto alla sua principale attività di pittore, presentandosi come una sorta di territorio omologo all’arte figurativa, uno spazio di indagine alternativo ed ulteriore che gli consentì di penetrare i meccanismi formali della creazione cosmica. Sia essa letteraria, musicale o iconica, l’arte di Klee appare animata dal desiderio di individuare le forme elementari e archetipiche, quella struttura della realtà che prescinde il tempo. In una celebre pagina di diario, Klee scrive “nel mondo terreno non mi si può afferrare poiché io abito bene sia tra i morti che tra i non nati. Più vicino del consueto al cuore della creazione eppure, ancora non vicino abbastanza”.

Wahre Anekdoten

Einer
dem in gröβten Schmerz
ein Raubtiergebiβ wächst.

Einer Art Schiffbruch muβ das sein,
wenn einer alt ist
und sich noch über etwas aufregt.

Aneddoti veri

A chi
nel più grande dolore
crescono denti di animale feroce.

Deve essere una specie di naufragio,
quando un vecchio
si altera ancora per qualcosa. Continua a leggere

PAUL KLEE. Mondi animati

klee1KLEE E IL PRINCIPIO GENERATIVO

Nota di Silvana Lazzarino

Il mondo esterno nell’arte di Paul Klee (Berna 1878- Muralto Locarno 1940) è sempre punto di riferimento da cui nascono le emozioni che fanno parte di una realtà vista e vissuta, ma anche idealizzata  e immaginata. Quello di Klee, tra gli artisti più significativi e originali del XX secolo, è infatti un linguaggio in cui riscontrare sinergie astrattiste e surrealiste che ruota continuamente intorno alla realtà, trasformata, idealizzata dal ricordo. Così diceva: “io sono astratto con qualche ricordo”. Continua a leggere

In Memoriam: Edgardo Abbozzo, Paolo Marzagalli

 
Abbozzo  sv4[1]Mercoledì 3 dicembre 2014 all’I.I.S. “Cesaris” di Casalpusterlengo all’interno della tredicesima edizione del ciclo “Cesaris per le Arti Visive” a cura di Amedeo Anelli, si aprirà la mostra in ricordo di Edgardo Abbozzo e Paolo Marzagalli a dieci anni dalla morte, dal titolo “In Memoriam: Edgardo Abbozzo, Paolo Marzagalli e gli amici Lodigiani”.
La mostra si inserisce nelle manifestazioni “Per i 50 anni del Cesaris”.
Per festeggiare il mezzo secolo dell’Istituto, una mostra nello spirito di questo tredicennio di allestimenti con artisti di livello locale, nazionale ed internazionale. Saranno esposte opere di Edgardo Abbozzo, Andrea Cesari, Franco De Bernardi, Paolo Marzagalli, Domenico Mangione, Pino Secchi, Riccardo Valla. La mostra terminerà il 6 febbraio 2015. Continua a leggere