Premio Cetonaverde 2011

PREMIO CETONAVERDE POESIA 2011-  IV edizione –
Il Premio biennale Cetonaverde poesia nasce nel 2005, quando Mariella Cerutti Marocco, con un gruppo di amici poeti, decide di creare una manifestazione capace di dare nuovo slancio e nuova vitalità alla presenza della poesia nel nostro panorama culturale. Si apre inizialmente ai soli giovani autori, ai poeti delle ultime generazioni, che vengono coinvolti in un certame, una vera e propria gara poetica, da svolgersi realizzando, nello spazio di un giorno, un componimento poetico su tema assegnato da una giuria tecnica.

Successivamente, e già a partire dal 2007, vengono introdotti altri due premi di assoluto rilievo in campo internazionale: il premio per il libro di un autore italiano e il premio alla carriera per un grande poeta straniero. Di primissimo piano i nomi dei vincitori del 2007 e 2009: Mark Strand, il premio Nobel Seamus Heaney, e gli italiani Valerio Magrelli e Cesare Viviani.
Nel 2005 erano stati ospiti del premio Giuseppe Conte (poi entrato a far parte della giuria) e il grandepoeta arabo Adonis.

dal 15 -al 16 luglio 2011 Cetona (Siena)
Premio Poesia Giovani . Certame (prima edizione)
Premio Cetonaverde Poesia in Memoria di Luigi e Tere Cerutti
Premio Poesia Edita,
Premio Internazionale alla Carriera

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A Milano, Poesia per i giovani

Appuntamenti

Lunedì 23 maggio ore 17 :00 – 18:30 – Casa Merini Poesia per i giovani – a cura di Giancarlo Majorino
Casa Merini, via magolfa 32 – Milano

Giancarlo Majorino ritorna alla Casa Merini per un altro incontro rivolto a un pubblico di giovani amanti della poesia

Ingresso libero, previa prenotazione

segreteria@lacasadellapoesia.com

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Alberto Pellegatta, L’ombra della salute

Lo Specchio Mondadori dedica un nuovo spazio ai giovani poeti emergenti pubblicando quattro delle voci più giovani della poesia contemporanea: Fabrizio Bernini, con L’apprendimento elementare, Carlo Carabba con Canti dell’abbandono, Alberto Pellegatta con L’ombra della salute e Andrea Ponso con I ferri del mestiere.
Dopo Fabrizio Bernini e Carlo Carabba, oggi è la volta di Alberto Pellegatta.

“Nel suo segno sottile e impeccabile, Alberto Pellegatta riesce a esprimere il senso di un’esperienza esistenziale sensibilissima, partendo spesso da grandi esperienze pittoriche. Tra queste, per esempio, gli oli veneziani di Turner, quelli che rappresentano la chiesa della Salute. Ma la sua lirica si addensa e arricchisce nella ricerca di corrispondenze con altre discipline ancora, dalla letteratura scientifica alla filosofia, oltre che dai maggiori modelli della poesia del Novecento. L’esito è quello di una precocissima maturità, segnata da un non comune, elevato rigore intellettuale e da un senso della parola che conferisce vari strati di profondità acuta al suo percorso.”
(dalla quarta di copertina) Continua a leggere