INTRODUZIONE
di Fausto Gianfreda
“[…] noi cristiani insistiamo nella proposta di riconoscere l’altro, di sanare le ferite […]”.
Papa Francesco
La mia meditazione sulla storia dell’ingenuo folle del Graal data ormai da quasi trent’anni. Si è nutrita di letture sempre più accurate, ogni volta inducendo a frequentazione più seria delle fonti. Ogni nuova interpretazione della storia mi rimandava, infatti, alla necessità di tornare ai racconti originari: primo fra tutti – in ordine cronologico ed assiologico insieme – il Perceval di Chrétien de Troyes.
La meditazione continua tuttora. Ne è prova questo ultimo tentativo di dire il mio sempre più grande interesse: attraverso una riesposizione in versi della storia. Penso che l’assimilazione diventi matura solo quando si avverte il bisogno di narrare ad altri il contenuto con parole proprie. Allora la storia ci è entrata dentro: quando colori e suoni del dire sono tessuto che noi stessi provvediamo alla tradizione della trasmissione. Continua a leggere